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L’ombra di Reja su Iachini

L'Udinese sembra intenzionata a continuare con Iachini. Davanti ci sono Juve, e soprattutto Pescara e Palermo. Ma intanto subentra l'ombra di Reja nel caso in cui la paura di fare un campionato come quello scorso prendesse il sopravvento

Redazione

L'Udinese perde e lo fa male. Un punto nelle ultime quattro gare, sette in tutto su sette partite che indicano una meda vicina a quella che può portare in B. Ma soprattutto niente gioco, nessuna identità di squadra. Un malessere che si protrae da tempo e che Iachini non è riuscito a curare ancora.

Così, come sempre avviene in questo casi, è proprio il tecnico a finire sulla graticola. Scelto a sorpresa a luglio, oggi vede nubi minacciose all'orizzonte.«Questo è il progetto che sta portando avanti l'Udinese e noi siamo chiamati a lavorare giorno per giorno per far capire il calcio italiano a questi ragazzi. In questa prima fase della stagione abbiamo alternato cose buone e meno buone. Purtroppo una volta trovata la continuità, abbiamo pagato dazio alla sfortuna e mi riferisco agli infortuni di Widmer, Samir e Hallfredsson», si è difeso il tecnico a fine gara dopo il ko.  «Noi siamo come pugili su un ring. Ora dobbiamo pensare a parare i colpi e superare questa fase. Comunque sono fiducioso: del resto non batti fuori casa il Milan e giochi bene con la Fiorentina se non sei una squadra organizzata».

Discorsi che riportano al passato, episodi per ora. Il club non sembra intenzionato a cambiare già adesso, ma le voci che arrivano dicono che i Pozzo non vogliono nemmeno correre rischi come l'anno scorso. Dopo la Juve (gara a dir poco proibitiva vista oggi), ci saranno Pescara al Friuli e Palermo. Due gare da non perdere: il grande dubbio è se dare fiducia a Iachini e aspettare col rischio di fare come l'anno scorso, o prendere in mano la situazione. Per ora la prima ipotesi sembra la più accreditata, ma intanto inizia a circolare anche il nome di Edy Reja, friulano DOC che non aspetta altro che una chiamata.

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