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L’Udinese chiude con l’ultimo botto di fine anno

L'Udinese batte il Cagliari e chiude a 18 punti l'andata. Pochi punti, ma contro i sardi almeno si è visto un progresso sotto il profilo del gioco. Ci sarà da sudare per salvarsi, ma la soglia quest'anno sembra più bassa. Buon anno bianconeri

Redazione

L'Udinese chiude con un botto di fine anno un 2018 che sarà certamente ricordato come anno di passione. I bianconeri dominano il Cagliari e girano a 18 punti, pochissimi rispetto a quelli delle ultime pur sofferenti stagioni, ma pur sempre un bottino che la tiene a galla in attesa di un ritorno che non sarà una passeggiata e che dovrà vedere i bianconeri fare un passo avanti sotto molti profili.

Contro i sardi (che chiudono a 20 l'andata) la squadra di Nicola finalmente mostra personalità e intraprendenza, con D'Alessandro e Larsen che sulle fasce sono determinanti. Meno bene Fofana (decisamente il cucchiaio di legno dell'anno), mentre Mandragora (espulso) rimane ancora in ombra. Servirà da oggi trovare soluzioni anche in mezzo, anche se una novità appare: senza De Paul l'Udinese appare più sciolta e con più quadratura in campo. L'argentino, da tempo lo diciamo, è un giocatore dalla tecnica sopraffina, ma con un ruolo che nel calcio d'oggi, e specialmente in questa squadra è un po' pesante da reggere. Meglio Lasagna con Pussetto, anche se dall'ex Carpi ci si attende decisamente di più. Ma almeno davanti si vedono sempre due attaccanti in area quando arriva il pallone, che come detto spesso parte dai piedi dei due laterali che dopo tanto tempo cercano il fondo.

Il Cagliari è domato quindi, ma ora si ripartirà dopo la sosta con l'incognita mercato. O meglio con la certezza che molti se ne andranno (Balic, forse Barak, quelli che non trovano spazi e possono creare problemi), mentre in entrata c'è da attendersi ben poco.

La squadra sarà questa che ha faticato non poco in questa parte di stagione, con l'incognita della condizione fisica che negli ultimi anni ha visto i bianconeri calare clamorosamente proprio in inverno e in primavera. Vedremo. Intanto non si festeggerà a champagne, ma almeno questo 2018 va in archivio con una vittoria che scaccia momentaneamente paure che comunque esistono Per adesso c'è chi sta peggio, come negli anni scorsi, ma l'Udinese dovrà dimostrare  che a differenza delle ultime stagioni si vuole salvare per meriti suoi. Per farlo servirà una punta che sappia segnare con una certa continuità, un gioco fluido e la consapevolezza che si deve lottare su ogni pallone come se fosse l'ultimo.

Buon anno Udinese, la salvezza non è vicina, ma quest'anno la soglia sembra più bassa rispetto alle scorse stagioni.

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