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L’Udinese ora cerca la maturità

L'Udinese ha mostrato il meglio di sé col Napoli, ma già dal Sassuolo is segnali erano positivi. Ora, forte del nuovo corso De Canio, i bianconeri devono dare prova di continuità

Monica Valendino

Ora la parola d'ordine è continuità: quattro punti in due gare, ma soprattutto un gioco e uno spirito di squadra ritrovati, danno fiducia. Però il recente passato insegna a stare attenti con l'Udinese. Troppe volte dopo dei segnali importanti è tornata pesantemente a terra, dando invece prova di immaturità.

Questa volta però le sensazioni sono diverse. De Canio ha davvero portato qualcosa di nuovo.

Innanzi tutto il gioco: il 3-4-1-2 è un modo, ma l'atteggiamento è di quelli che fanno la differenza. Pressing intelligente, spirito di sacrificio, passaggi veloci e verticalizzazioni, pochi punti di riferimento davanti e soprattutto fasce che sanno finalmente essere decisive. Insomma ingredienti che sembra perfino impossibile che siano arrivati in così poco tempo, eppure l'Udinese già dopo 5 giorni dall'arrivo del tecnico lucano aveva mostrato segnali importanti per poi calare alla distanza. La sosta ha aiutato anche su questo aspetto, portando una forma fisica che è durata novanta minuti col Napoli. E se le gambe girano bene, il resto viene di conseguenza.

C'è ottimismo anche perché come detto da Pozzo si è fatta pulizia: che tradotto significa solo che De Canio ha portato una parola tanto semplice quanto difficili da trovare nel calcio e non solo, la meritocrazia. Gioca chi merita, chi si allena (bene) durante la settimana e chi mostra quel qualcosa in più che può fare la differenza. Una regola basilare per creare un gruppo competitivo. Ora attendiamo la risposta da Di Natale, che potrebbe essere ancora utile alla causa, come detto dallo stesso De Canio, ma solo e si mette all servizio di essa.

C'è ottimismo perché finalmente l'ambiente si è compattato: fin dal primo giorno il mister ha fatto sentire importante anche il dodicesimo uomo, che è vero che si accende meglio se la squadra gira, ma è altrettanto vero che è sempre stato vicino, anche se qualcuno sembrava facesse di tutto per allontanarlo.

C'è ottimismo perché si può giocare più tranquilli: Palermo, carpi e Frosinone non sembrano avere le potenzialità di chi sta sopra e l'Udinese ha anche qualcosa in più. Per questo si può pensare a una tabella che in sette gare può portare i 4 punti che mancano alla quasi matematica e che possa anche portare qualcosa in più. Pensare di poter raggiungere quota 44 è il primo passo per arrivarci.

Ora serve però dare davvero continuità a tutti i giudizi positivi espressi sul campo e fuori. L'Udinese ha davanti altri esami di maturità, si spera che questa volta non venga ancora rimandata.

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