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Ma che gran confusione!

L'Udinese in questa settimana sembra immersa in una gran confusione: prima no al ritiro, poi sì, ma non si capisce a cosa possa servire oggi. Intantodavanti una gara che ha un solo modo per essere portata a casa: compattezza, fame e disposizione...

Redazione

Sempre più confusione all'Udinese. Paròn Pozzo a caldo dopo il ko di Frosinone aveva annunciato che non ci sarebbe stato nessun ritiro. Invece già lunedì la società lo aveva preso in considerazione come avevamo riportato su queste pagine. Si doveva solo capire da quando e si è deciso di farlo scattare da giovedì pomeriggio, sempre nella confortevole sede dell'Hotel al Ponte di Gradisca, visto dai tifosi 1000 euroal mese quasi come un premio che come una punizione.

Ma il punto è un altro: a cosa serve?  A punire i giocatori quando di fatto lo stesso Pozzo ha lasciato intendere che il problema risiederebbe nelle scelte della panchina, sfiduciando il tecnico in due occasioni in un paio di settimane? A compattare gruppo e allenatore ora? Ma se il gruppo era già compatto col suo tecnico questa decisione non serve, se non lo era difficilmente troverà armonia oggi. Serve forse a trovare concentrazione in vista di una gara cruciale? Abbiamo visto nei precedenti recenti che non è così, anzi per i giocatori di oggi è un supplizio più che per quelli di ieri che avevano a disposizione solo un mazzo di carte per ammazzare il tempo. «Il ritiro in vista della Roma è stato deciso da tutti, e tutti siamo concordi nel farlo. Il morale? La botta di domenica è stata pesante, i ragazzi erano abbattuti, ma bisogna rialzare la testa ed è proprio quello che ho visto in questi giorni», ha spiegato al Messaggero Veneto il ds Giaretta.

Insomma, apparentemente sembra un cerotto posto su una botta. L'unica cosa che sembra è che questa settimana abbia accentuato la confusione. Prima la conferma di Colantuono 'solo perché non c'è di meglio', poi i nomi che comunque circolano in caso di sconfitta con la Roma (Calori avrebbe declinato per ora, rimangono Bertotto o Corini), infine anche un programma allenamenti stravolto per preparare una sfida che di nascosto non ha nulla: serve una Udinese al 101 per cento, caparbia, aggressiva, ottimamente disposta in campo al di là dell'undici scelto. E forse nemmeno questo potrebbe bastare quando vai ad affrontare una squadra come quella di Spalletti, forte di sette vittorie consecutive e con l'ambizione di raggiungere e superare il Napoli in classifica.

Comunque sia contro i giallorossi si dovrebbe andare per un 4-5-1, che raccoglierebbe così anche i 'consigli' di Pozzo che sempre dopo Frosinone ha parlato di una squadra che prende troppi gol e con un centrocampo fragile.

Così ad oggi, in attesa di capire se Felipe e Wague recupereranno, si può ipotizzare un undici composto da Karnezis tra i pali; Widmer, Heurtaux, Danilo e Adnan in difesa; Edenilson, Badu, Lodi, Hallfredsson e Armero in mediana. Di Natale o Zapata davanti.

Rimane la sensazione che si sia una gran confusione.

 

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