Rolando Mandragora, autore di ottime prestazioni nelle ultime giornate, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulal sua carriera al giornalista di Sky Gianluca Di Marzio: "Le partitelle per le strade del mio quartiere sono il primo ricordo che ho legato al pallone, poi ho iniziato a seguire papà e zio sui campi di calcio e la strada è stata senza ritorno. Ora sono arrivato addirittura a vestire la maglia del mio Paese è un onore, un sogno che appartiene a chiunque giochi a calcio. Alla mia prima convocazione in Nazionale maggiore non ci credevo: ero a Crotone e ho letto il mio nome tra i convocati di Mancini tramite social…Esordio in A? Prima di un Genoa-Juve, con la squadra al completo eccetto Sturaro che era infortunato o squalificato, Gasperini mi comunicò che sarei sceso in campo dal primo minuto. Ero sconvolto, e a tranquillizzarmi ci hanno pensato Burdisso, De Maio e Bertolacci. Il suo segreto del Gasp è il lavoro continuo e costante, si concentra sull’aspetto atletico ed è per questo che ha fatto bene col Genoa e ha portato l’Atalanta a livelli incredibili".
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