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Ora in attacco c’è abbondanza: a Tudor il compito di gestirla

Quando una squadra vince non si cambia, è l'antico adagio sempre di moda che spesso è veritiero. Una squadra deve trovare affiatamento, consapevolezza dei compagni che giocano vicino, cambiare sempre può essere controproducente., Ma nel caso...

Monica Valendino

Ora la palla passa a Tudor. Quando una squadra vince non si cambia, è l'antico adagio sempre di moda che spesso è veritiero. Una squadra deve trovare affiatamento, consapevolezza dei compagni che giocano vicino, cambiare sempre può essere controproducente. Ma nel caso dell'Udinese da anni uno dei problemi è questo per gli allenatori: come tenere fuori giocatori che meriterebbero, ma si ritrovano a fare da doppioni? Prendete Okaka e Nestorovski. Il primo non è ancora al top, ma ha dimostrato che dà peso e spessore all'attacco, il secondo si è integrato subito con l'ex Watford spaziando in tutto il reparto offensivo. Ma Lasagna, Pussetto, De Paul? Eccola là...

Il problema per Tudor da oggi in vista dei prossimi impegni, Fiorentina in primis, sarà fare da psicologo prima che da tecnico per cercare di spiegare al meglio le sue scelte, che poi devono essere comprese e accettate dal gruppo altrimenti si rischia che qualche "caso" scoppi. E' già successo, può succedere anche se Pierpaolo Marino sa come gestire uno spogliatoio e questa è forse la garanzia migliore di quest'anno. Ma come già detto anche i più navigati davanti a certe situazioni (o capricci in taluni casi) possono poco.

Con la Fiorentina De Paul rientra dalla squalifica guarda caso contro la squadra che lo voleva di più in estate: come reagirà? Il suo posto non appare in discussione e la sensazione che venga a riproposto con Okaka, con il macedone pronto all'uso. Ma attenzione alle reazioni degli altri che, come Lasagna, si giocano la stagione anche ion previsione degli Europei. Malumori e mal di pancia possono svilupparsi. Il virus in questi casi è ostico.

Per Tudor che dovrebbe per il resto riproporre squadra vista con il Bologna con un sospiro di sollievo per  Stryger Larsen, che tornerà abile e con Hidde Ter Avest che è tornato in gruppo dopo due mesi di lavoro differenziato.

Larsen è quindi fuori pericolo e l'esperimento riuscito a sinistra potrebbe essere confermato: il giocatore col Bologna, ricordiamo, è  uscito sì con i crampi, ma senza contratture.

Per il resto come detto i dubbi sono solo in attacco, pensando alla Fiorentina di Chiesa e Ribery, da affrontare domenica alle 12.30 al Franchi. Tudor ha programmato gli allenamenti a mezzogiorno per adattarsi alla gara dove comunque il clima sarà decisamente più autunnale.

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