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Il calcio del futuro, Pardo: lo stadio di Udine è un esempio

La seconda giornata di Goal a grappoli a Cormons ha proposto un incontro dedicato ai cambiamenti avvenuti nel mondo del calcio con due ospiti d'eccezione: il giornalista e conduttore Mediaset e l'ex difensore e attuale commentatore Sky Daniele Adani

Castellini Barbara

Analisi del calcio di ieri per meglio comprendere il calcio di oggi. Il secondo (e ultimo) appuntamento dell'edizione 2016 di Goal a Grappoli, evento cultural-sportivo che da anni si tiene a Cormons (in provincia di Gorizia) ha visto salire sul palco del Teatro due ospiti d'eccezione: il giornalista e conduttore Mediaset Pierluigi Pardo e l'ex difensore, tra le altre di Fiorentina e Inter, allenatore e attuale commentatore Sky Daniele Adani, con la partecipazione del giornalista Rai Marco Civoli.

Da esperti di comunicazione sportiva, Pardo e Adani hanno affrontato anche tematiche legate alla professione giornalistica "2.0", come l'utilizzo dei social media, nuovi fonti di informazione e strumenti di interazione privilegiati. Anche il rapporto tra il calcio e le televisioni è stato esaminato da due ospiti. "So che ciò che dirò è impopolare - l'incipit di Pardo -, ma io sono a favore del calcio spezzatino. Giocare le partite a orari diverse ci consente di assistere a più eventi, non solo nazionali. Non sono le televisioni che rovinano tutto, il problema sono gli impianti che fanno schifo e sono insicuri, unito alla mancata riduzione dei prezzi di biglietti e abbonamenti. L'esempio di Udine è clamoroso: se costruisci uno stadio bello, lo riempi. Lo Juventus Stadium è sempre tutto esaurito".

Ma l'involuzione del calcio italiano degli ultimi anni non si giustifica solo con i problemi strutturali. "I vivai ci sono - conferma Pardo -, ma il problema vero è che la globalizzazione del calcio è avvenuta dal 2000 al 2010, e non prima. Se fosse avvenuta negli Anni Novanta, quando noi dominavamo, ci sarebbero stati altri sviluppi. Però il calcio è ciclico, adesso per i nostri talenti non è il momento migliore, magari tra qualche anno ci sarà nuovamente un'inversione di tendenza. Ci siamo beccati uno svantaggio rispetto altri club". Sul tema è intervenuto anche Adani: "Belgio e Germania hanno tratto beneficio dalla globalizzazione grazie alla collaborazione con i centri federali e la naturalizzazione di molti giocatori. Tanti nazionali tedeschi per esempio sono turchi".

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