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Pepe sponsorizza Marino: Lui è una garanzia per il gioco, lo stimo moltissimo

«De Paul - prosegue - non sta giocando sui livelli che ci aveva abituato e bisogna capirne i motivi. Le qualità sono sotto gli occhi di tutti, ma deve scavare dentro se stesso per trovare continuità di prestazioni. Il mercato? In questa Inter...

Redazione

Uno dei giocatori più amati a Udine è stato Simone Pepe e non solo per la sua innata simpatia, ma per come abbia saputo ritagliarsi uno spazio che l'ha portato poi ad altissimi livelli nel calcio italiano.

«L'Udinese non rischia la B, deve solo migliorare e crescere quando si tratta di fare le partite, imporsi, e sfruttare meglio il contropiede, ma tra quelle sotto che lottano c'è chi sta messo peggio. Quanto a Tiki Taka, Antonio e Bobo sono due top ed è nata questa collaborazione che mi piace molto e che abbino alla mia nuova carriera di procuratore», la sua analisi al Messaggero Veneto. «De Paul - prosegue - non sta giocando sui livelli che ci aveva abituato e bisogna capirne i motivi. Le qualità sono sotto gli occhi di tutti, ma deve scavare dentro se stesso per trovare continuità di prestazioni. Il mercato? In questa Inter qui sì, può starci per fare la mezzala d'inserimento, ma se mi dici alla Juve no, non troverebbe spazio».

Sul Cagliari pochi dubbi: «Hanno costruito una squadra impressionante che sa giocare sopra ritmo. Lunedì hanno messo sotto la Lazio per lunghi tratti con un'intensità impressionante nel primo tempo, potevano batterla e hanno perso nel recupero dopo un calo fisiologico, ma questo Cagliari è una squadra che gioca bene a calcio perché costruita bene e all'Udinese spetta un compito difficilissimo. La fase difensiva è un po' lenta, non sono eccellenti e per le caratteristiche di Okaka e Lasagna l'Udinese può metterli in difficoltà, specie se concederà al Cagliari di fare la partita e con umiltà cercherà di colpire di rimessa con Lasagna che sa attaccare la profondità. Il punto è che il Cagliari è nettamente più squadra dell'Udinese, ma i risultati non sono scritti».

Infine sulla questione allenatore ha un'idea: «Posso parlare di Marino, visto che a Pasquale non mi lega solo una questione affettiva. Con lui, quando eravamo all'Udinese, abbiamo giocato un calcio tra i più belli in Italia, facendo cose straordinarie. Lui è una garanzia per il gioco, ma ripeto non c'è bisogno che lo dica io che lo stimo moltissimo».

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