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Ritiro sospeso. Arriva Kuzmanovic. Pozzo: “Basta giocare per la salvezza”

L'Udinese non andrà in ritiro, ma ci dev'essere una reazione a Palermo. Intanto ecco Kuzmanovic. Pozzo in serata: "Colantuono rimarrà anche l'anno prossimo. L'Udinese ha un obiettivo, quello di migliorare: fare una programmazione più ambiziosa...

Redazione

La notte porta consiglio. O forse è solo scaramanzia visto che l'anno scorso dopo Parma l'Udinese andò in ritiro a Gradisca per poi crollare nuovamente proprio col Palermo! Fatto sta che il ritiro che avrebbe dovuto cominciare mercoledì sera è stato sospeso. L'unica conferma arriva dal fatto che la squadra anticiperà di un giorno la partenza per la Sicilia. La squadra bianconera ha garantito il riscatto, già dalla prossima gara, ovviamente se così non sarà da lunedì tutti a dormire assieme. Pozzo ha voluto dare così fiducia ai suoi giocatori, un segnale di distensione in una settimana non facile a livello nervoso.

La seconda novità è l'arrivo di Kuzmanovic, già annunciato e che è stato formalizzato sempre mercoledì: il centrocampista serbo raggiungerà i nuovi compagni da subito e si metterà nelle mani del tecnico che valuterà se è già pronto per Palermo.

Ma dal mercato dovrebbe arrivare anche un altro centrocampista: Behrami, Cogarini, Padoin i nomi noti, poi magari la società andrà a pescare una sorpresa, ma per ora il giocatore del Watford rimane la prima scelta.

Paròn Pozzo ha parlato, poi alla trasmissione 'Faq' su Telefriuli: "Dobbiamo voltare pagina rapidamente. Ero abituato recentemente a delle prestazioni buone prestazioni della squadra. La  Juve  è una squadra che ha potenzialità infinite, ma non si può chiudere la gara già nel primo tempo". Poi ha ribadito quanto detto anche in conferenza stampa domenica: "L'Udinese ha un obiettivo, quello di migliorare: fare una programmazione più ambiziosa in un tempo breve. Non più giocare per la salvezza ma per il sesto posto. Inutile fare lo stadio nuovo se presentiamo una squadra di serie B. Adesso però non possiamo tollerare di fare un campionato totalmente anonimo".

Insomma Pozzo come un buon padre di famiglia con una mano accarezza il suo figlio prediletto, la squadra, con l'altra cerca di tenere le briglie della situazione.

Inutile dire che ora la palla davvero passa a Colantuono e ai suoi ragazzi: ovvio che la fiducia non è mai incondizionata nel calcio, servono i risultati, o almeno le prestazioni. Quelle con Carpi e Juve sono inqualificabili.

 

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