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Stramaccioni: serve l’appoggio del pubblico. Noi vogliamo far parlare il campo

Andrea Stramaccioni dopo giorni di troppe parole, la prende lui in conferenza stampa per analizzare il momento bianconero e la gara, importante, col Torino: « Sicuramente domenica c’è stata tanta amarezza, una prestazione che ci ha fatto...

Monica Valendino

Andrea Stramaccioni dopo giorni di troppe parole, la prende lui in conferenza stampa per analizzare il momento bianconero e la gara, importante, col Torino: « Sicuramente domenica c’è stata tanta amarezza, una prestazione che ci ha fatto provare vergogna in  una gara decisiva che poteva significare un salto verso l’alto. Parlo soprattutto della ripresa, il primo tempo equilibrato ci poteva stare, poi ci siamo accontentati sbagliando. Ora c’è tanta voglia di cancellare quella partita, arriva un avversario che nel 2015 sta facendo meglio di tutti, ma è forse la migliore occasione per dimostrare che fino a tre settimane fa facevamo bene. La risposta la vogliamo dare sul campo e non a parole »

Una frangia di tifosi dice che la squadra non ha grinta e cuore: « Se io fossi tifoso le ultime tre gare hanno detto questo, ma sono l’allenatore e sono certo che non sia così, ma le risposte serve darle sul campo. L’ho detto ai ragazzi, si può anche perdere, nessuno ci chiede la vittoria a tutti i costi, ma serve lottare su ogni pallone, come con la Juve. Non è possibile perdere certe caratteristiche in quindici giorni. La testa? In una condizione così, può influenzare. La delusione e la reazione che ho visto, dicono che nessuno voleva fare una prestazione come quella di Cesena. Come dicevamo con i ragazzi, non eravamo fenomeni con la Juve così oggi non siamo improponibili. L’unica medicina è fare punti davanti ai tifosi »

Il Torino per Strama « affonda il segreto del successo nella progettualità, un’idea nata in B, Ventura ha plasmato e perfezionato la squadra, la continuità ha portato i suoi frutti. All’andata noi avevamo una classifica molto buona, loro venivano contestati: si è creduto nel progetto, nel lavoro di Ventura e credo che questi siano i frutti. Grande lavoro di società, allenatore e giocatori. Come affrontarli? Dobbiamo prima di tutto trovare le nostre caratteristiche, che sono grinta e aggressività. Saranno dici duelli individuali, chi ne vince di più farà meglio, loro avranno più libertà mentale, ma saranno i duelli a fare la differenza. L'attacco che stenta? Penso che è una delle cose su cui lavorare, specie per quanto riguarda le difese chiuse. Con chi ci concede spazi facciamo bene, in non possesso non può mancare l'aggressività nella parte alta del campo. Per noi è importante il rientro di Geijo, ha gioco aereo, può fare la boa, ora può diventare un'arma in più. Poi ci sono mancati gol dai mediani, ma è un dato numerico. Gli esterni? Sicuramente Gabriel ha avuto un infortunio lungo che lo ha penalizzato, sta trovando ora la condizione, a destra Widmer è un ragazzo giovane, titolare, ma è normale che non possa sempre essere sempre ad altissimo livello, a Cesena ha pagato il senso della responsabilità, ma in questo momento vanno supportati, oltre che criticati in maniera costruttiva »

L’incontro con i tifosi « è aperto e diretto a Udine. In  questo ci chiedono di dare tutto, ci hanno dato forza e incoraggiato. A Cesena c’erano cinque under 23, per cui serve il bastone, ma anche incitamento per chi è alla prima stagione con responsabilità più grandi. Ho raccolto il loro sostegno, erano tantissimi a Cesena, questo ci deve dare una marcia in più, i giocatori passano, l’Udinese è la squadra di una regione e dei suoi tifosi: si deve lottare per questo su ogni pallone »

I punti vanno fatti subito per non trovarsi nella bagarre alla fine: « Reagendo, e facendo quello che sappiamo fare, abbiamo i mezzi per uscire. Fa parte del nostro lavoro un momento negativo, abbiamo otto punti sulla terzultima, mancano 13 gare, possiamo uscire presto da questa situazione. Le parole però rimangono parole, è in campo che si deve mettere tutto ed è il campo che deve parlare »

Il ritiro, le critiche, vanno commentate: « Io capisco i tifosi al 100 per cento. Proprio però perché saremo in emergenza in difesa e con tanti giovani, abbiamo bisogno del nostro pubblico. La nostra richiesta è sostenerci e se proprio si deve manifestare dissenso se mai dovesse accadere, che arrivi alla fine. Che si attacchi l’allenatore è normale, ma i ragazzi hanno bisogno del loro pubblico, poi siamo pronti anche  prenderci i fischi. Basta che non arrivino i fischi al primo passaggio sbagliato. Io ho le spalle larghe, ma ci sono giovani che hanno bisogno del pubblico »

La settimana di Stramaccioni è stata particolare. Stramaccioni per qualcuno è in  discussione, la società l’ha confermato « E’ normale che la squadra sia criticata dopo tre gare così. Ma come gruppo siamo tutti compatti nella consapevolezza di vivere un momento difficile. Solo insieme ne possiamo uscire. Qui ci sono giocatori che hanno vissuto anche situazioni difficili, per l’allenatore fa parte del lavoro ascoltare queste cose, ma io penso solo alla tattica e parlare solo sul campo. Le parole non servono per uscire da queste situazioni, le critiche ci stanno. Poi almeno in ritiro ho dormito, visto che a  casa ho un figlio piccolo! »

Pinzi e Domizzi quanto sono mancati? « C’è sempre bisogno in un gruppo di due giocatori come loro, come Danilo e Totò. Sono i quattro più anziani qui, per cui Pinzi è importantissimo non solo a livello carismatico, ma anche calcistico. Con la Samp ha fatto uno una delle migliori prestazioni sua e di squadra della stagione. Maurizio è sempre stato con noi anche se non in campo. Quagliarella? Sicuramente Fabio sta facendo un grande campionato, poi credo che sia uno che a Udine ha lasciato un ottimo ricordo, anche come uomo. A Udine troverà gente che gli vuole bene»

In difesa è emergenza: « Togliamo ogni alibi, la perdita di Heurteaux, non è il massimo, specie visto chi ha davanti il Torino. Thomas ha stretto i denti, stamattina quasi piangeva toccando il pallone, tutti vogliono esserci, ma il calcio non  finisce domani. Ma per fortuna abbiamo recuperato Piris e  Wague. Tireremo fuori tutto quello che abbiamo. Sfortuna? Sì, ma non è rilevante agli atti »

Sul caso Parma chiude affermando che « preoccupa la dichiarazione, oggi giochiamo, poi vediamo. Parlo da allenatore avversario, ma rispetto e solidarietà. Il nostro capitano è in contatto con Tommasi e i giocatori, speriamo che il campionato non venga alterato »

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