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Stramaccioni: vogliamo dare continuità

Andrea Stramaccioni, dopo la vittoria col Torino vede la sua Udinese respirare un’aria di classifica decisamente tranquilla, ma come detto da tutti in casa bianconera, guai ad abbassare la guardia. Vuoi per porsi un obiettivo che vada al di...

Monica Valendino

Andrea Stramaccioni, dopo la vittoria col Torino vede la sua Udinese respirare un'aria di classifica decisamente tranquilla, ma come detto da tutti in casa bianconera, guai ad abbassare la guardia. Vuoi per porsi un obiettivo che vada al di là di una salvezza che dista davvero poco, vuoi perché è importante mentalmente dimostrare che questo finale di campionato la squadra è cresciuta. Dall'altra parte però avrà una squadra, l'Atalanta, che ha fame di vittoria, perché la classifica non è mai stata così allarmante per gli orobici negli ultimi anni.

"Credo che conoscendo l'ambiente dei nostri avversari e l'esperienza di Reja, sarà una battaglia sportiva, dai toni agonistici alti e dalla posta in palio importante. Noi vogliamo dare continuità alla prestazione di domenica scorsa, per cui deve andare in campo che risponda con aggressività e non passiva, quindi senza commettere gli errori fatti a Cesena. Saranno questi i binari della gara"

Stavolta la gara è più dura di quella col Torino per vari motivi: "Sul 3-1 l'Udinese si è abbassata col Torino, non abbiamo mantenuto il baricentro alto e ne abbiamo parlato in settimana. Sarà più dura di quella col Torino perché giochiamo in casa loro, dove vorranno fare punti per uscire dalla zona calda. Ma anche noi cogliamo farne, per questo sarà una partita molto tirata, intensa. Comunque, l'Atalanta quest'anno ha alzato il tasso tecnico"

A quota 31 l'Udinese è 11 punti dalla zona calda, ma anche a 11 con la zona Europa. "Noi dobbiamo giocare con la grinta che ci deve portare alla salvezza, poi eventualmente guardare avanti. Se abbassiamo la fame che ci viene dalle spalle, facciamo prestazioni che non ci sono piaciute. Usciamo dal discorso salvezza, poi guardiamo oltre, questo non significa che non sono soddisfatto della classifica, dobbiamo recuperare col Parma na gara da rispettare, ma con l'ultima. La classifica oggi rispecchia ciò che meritiamo"

Di Natale sì o no? "Ieri Totò era carico, mentalmente sta benissimo e di questo siamo contenti. Mi riserverò di decidere solo domani il dubbio. I diffidati? Noi da questo punto di vista non  facciamo calcoli, ma è vero che in difesa in questo momento avere alcuni giocatori in diffida, è quasi fisiologico avere una condizione del genere, ma nessuno è condizionato, guardate Piris e Danilo. Sarà lo stesso contro l'Atalanta, che è comunque una concorrente da tenere a distanza"

Sugli infortunati "qualcuno andrà in  campo non al 100 per cento, visto che oltre a Bubnjic ad essere al top è solo Danilo. Ma Piris, Wague e Heurtaux hanno stretto i denti per farcela"

Su Heurtaux commenta che "i bilanci vanno fatti alla fine. In alcune parti di stagione fai meglio, in altre meno, ma per noi è molto importante ed è indiscutibile che abbia fatto un grande avvio, poi per qualche infortunio ha avuto un calo, ora deve pensare a tornar al 100 per cento. La maglia dell'Udinese ha un peso, torna quello di inizio stagione per noi è importante"

In trasferta si è giocato quasi sempre con un attaccante, garantendo compattezza, almeno al momento: "Sicuramente sono considerazioni rispettabili, ma vanno fatte per il gruppo e non per un singolo. Non è detto essere pericolosi con un attaccante o con più attaccanti. La prestazione la si fa col gruppo, a Bergamo l'unico dubbio in effetti è davanti ed è l'unica variabile che ci può essere rispetto all'ultima partita"

Discorso razzismo, affrontato anche da Badu: "L'arbitro ha sbagliato a non interrompere la gara, perché va isolato il comportamento di pochi singoli in uno sport sempre più multirazziale. Badu si è dimostrato vicino all'episodio, noi inviteremo questo ragazzo da oi in modo che possa vivere una giornata di calcio con una squadra di A e metta alle spalle un episodio così avvenuto in una regione civilissima"

Totò "non devo dire altro che nutro stima, lui mi ha aiutato nell'adattarmi in questa realtà, per me è un valore doppio, per me lui sarà sempre in squadra, ma dipende anche dalli. Gli suggerisco di chiudere la carriera qui, per veder leggere il suo nome legato per sempre a una maglia".

In cosa è migliorata di più l'Udinese? "nella compattezza, lo spogliatoio è la forza che ha permesso di reagire, di rimanere uniti anche nei momenti di difficoltà"

©Mondoudinese

 

 

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