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Tavian: Non si può più scherzare

L'analisi su Genoa-Udinese, gara ad alta tensione, di mister Marco Tavian: "Non è una partita determinante, ne mancano 13, con 39 punti ancora disponibili, quindi tantissimi, ma non si può più scherzare"

Monica Valendino

"Non si può più scherzare. Non è una partita determinante, ne mancano 13, con 39 punti ancora disponibili, quindi tantissimi. Ma noi in queste tre gare dobbiamo tirarci fuori da una zona che non ci compete e adesso se siamo qui vuol dire che lo meritiamo". Presentare Genoa-Udinese non è facile, è una di quelle gare aperte a ogni pronostico, dove i nervi saldi saranno determinanti. Mister Marco Tavian, oggi opinionista a Udinese Tv, la anticipa così: "Credo che in linea di massima dovrebbero giocare quelli che han giocato di più: probabilmente ci sarà la conferma di Armero se sta bene, altrimenti Colantuono darà una chance a Edenilson che da ex potrebbe dare qualcosa in più. Widmer lo vedo in ogni caso titolare, Badu è l'elemento che ha è stato più valorizzato, è l'unico incursore. Infine in mezzo Lodi e Hallfreddson"

Intanto Di Natale sta bene: ci potrebbe essere una chance anche per lui?

"Davanti  io una chance a di Natale la darei sempre. Gli parlerei e gli chiederei una disponibilità che tra l'altro ha sempre dato. Da allenatore ho sempre messo in campo la psicologia prima di tutto: se devi affrontare Messi so bene che i miei difensori sono sempre più attenti ad affrontare il più forte. Con Di Natale accade questo, i difensori avversari sarebbero più attenti a lui che ad altri per prima cosa. Uno come lui non posso tenerlo in panchina. E' uno che calcia punizioni, inventa le giocate, un pallone normale diventa una palla gol. Di Natale in questi anni ha nascosto magagne di partite non giocate bene: le giocate del campione spesso nascondono anche una squadra che fatica".

Che Genoa troveremo?

"Gasperini è bravo a far giocare le tre punte larghe: Cerci e Suso partiranno molto larghi, ma io onestamente preferirei correre qualche rischio giocando l'uno contro uno e piazzando gli esterni alle spalle dei loro giocatori di fascia, probabilmente Rincon e Laxalt, così da interrompere i riferimenti alle punte centrali. Manca Pavoletti, ma non dobbiamo regalare loro uomini. Se i due esterni li prendono Widmer e Armero vorrà dire che ci difendiamo a cinque, mentre io preferisco giocare come a Napoli dove corri qualche rischio, ma ti poni in superiorità nelle fasce"

 

 

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