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Tavian: Colantuono, un ottimo impatto

Il ritiro 2015 dell’Udinese sta pian piano entrando nel vivo. Marco Tavian, allenatore e opinionista a Udinese Channel offre  le sue prime impressioni, a partire dall’impatto con Stefano Colantuono: “Lunedì, in conferenza...

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Il ritiro 2015 dell'Udinese sta pian piano entrando nel vivo. Marco Tavian, allenatore e opinionista a Udinese Channel offre  le sue prime impressioni, a partire dall'impatto con Stefano Colantuono: "Lunedì, in conferenza stampa, mi è piaciuto molto per come ha parlato: lo vedo sicuro, consapevole, sa quello che vuole. Ha fatto, del resto, tutte le categorie e ha sempre fatto bene, lo vedo deciso. Non diamo giudizi frettolosi, ma le prime impressioni dicono che è umile e preparato, uno che mette il lavoro al primo posto. Lo si è visto dai primi allenamenti".

Ha parlato propio di riprendere dal 3-5-2: una scelta condivisibile?

"La Roma è stata la squadra più offensivista e giocava senza punte vere. Il modulo non dipende dai difensori o dalle punte che hai in campo. Se tutti stanno bene dietro puoi tranquillamente giocare a tre, le variabili sono tante. Questa squadra ha giocato di più col 3-5-2 negli ultimi due anni e, quindi, è lo schieramento che conosce meglio. Però è anche vero che potrebbe optare per la difesa a quattro, a Bergamo, del resto, ha giocato anche col 4-2-4".

Dai primi giorni che impressione è arrivata dalla preparazione?

"Mi pare che stia optando per la preparazione giusta. Oggi il pallone c'è subito, i giocatori, del resto, arrivano con un programma personalizzato. Chiaro che non sono al 100 per cento, ma al 70/80 sì. Inutile, quindi, fare i percorsi di 30 anni fa, oggi hanno il GPS addosso per valutare le  prestazioni. La palla è la cosa più importante, giusto usarla subito".

La rosa è molto ampia, come gestirla?

"Colantuono è coadiuvato da uno staff allargato, lavorerà sempre con due-tre tronconi di giocatori, come fatto già in questi giorni, mentre gli altri possono andare in palestra. Le strutture consentono di fargli fare tutto quello che desidera, per questo il Bruseschi è l'ideale. La preparazione in un mese e mezzo offrirà la possibilità di osservare tutti i giocatori".

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