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The best disaster movie

Il crollo a Palermo rappresenta il punto più basso della stagione bianconera. Senza programmazione e senza un'ossatura, l'Udinese sembra completamente allo sbando: non ci sono alibi, nè scuse per giustificare tre anni di scelte sbagliate

Castellini Barbara

Per la categoria "Disaster movie 2016", the winner is... Udinese! Fortunatamente gli Oscar del cinema - quelli veri - verranno assegnati soltanto il 28 febbraio a Los Angeles e il nostro augurio è che per quella data la formazione di Stefano Colantuono sia uscita con eleganza dalle sabbie mobili che la stanno avvolgendo. Ma per farlo è necessario un cambio di rotta immediato.

"Disastro" è senza dubbio una parola forte, molti dissentiranno dall'accostamento al team bianconero vista la posizione di classifica ancora positiva, ma è la sintesi perfetta per tutti gli errori commessi dalla società, dal tecnico e dai giocatori in questa stagione, che si sommano alle scelte sbagliate delle due precedenti. Piano a piano un progetto, che per anni è stato vincente, è stato depotenziato fino a giungere allo stravolgimento totale. E il campo restituisce risultati in linea con una programmazione quanto mai assente.

Un esempio? L'arrivo di Zdravko Kuzmanovic. Sperando che possa realmente fare la differenza in tempi rapidissimi, si tratta di un acquisto pro tempore, fino al termine del campionato. Dunque una soluzione di emergenza, per infoltire un centrocampo in evidente difficoltà da inizio stagione. La memoria non deve fare molti sforzi per ritrovare un caso analogo, nel gennaio 2014 quando a Udine arrivò l'ex Napoli Hassan Yebda. Una permanenza in bianconero piuttosto anonima e conclusasi a fine stagione senza nessun rimpianto. Ma c'è veramente bisogno di giocatori "di passaggio"? O forse bisognerebbe ricostruire le basi di una squadra, che non esistono più?

Personalmente piuttosto che ingaggiare un esubero del Basilea, mi sarebbe piaciuto rivedere in Friuli l'unico talento nostrano acquistato la scorsa estate, Valerio Verre, attualmente "parcheggiato" in serie B al Pescara, dove finora ha collezionato 18 presenze condite da una rete. Sarebbe stato interessante provare l'azzurrino nell'undici bianconero, ragionando già in vista della prossima stagione. Un po' come era accaduto dodici mesi fa con Rodrigo Aguirre, anche se la sensazione è che questa volta l'esperimento sarebbe riuscito meglio... ma ovviamente non abbiamo (e non avremo) nessuna riprova.

Intanto l'Udinese continua a viaggiare a basse frequenze, avvicinandosi pericolosamente alle zone rosse della classifica, fino a qualche giornata considerate un lontano ricordo. Invece la lotta per la salvezza torna nuovamente di stretta attualità. Il ko di Palermo è "incommentabile": forse il punto più vergognoso della stagione, dopo le figuracce in serie con Carpi e Juventus. A questo punto la gara interna di domenica con la Lazio acquista un'importanza vitale, in primis per l'allenatore, sempre più in bilico. Poteva essere un campionato onesto e dignitoso, si sta rivelando, invece, un autogol clamoroso nella stagione dei grandi investimenti strutturali. Tutto sbagliato, tutto da rifare... per il terzo anno consecutivo: Udinese, che disastro.

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