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Totò, Domizzi, Pasquale: Clonateli !

Nonostante la sconfitta casalinga con il Carpi, serata indimenticabile per i tifosi friulani che hanno applaudito a lungo Di Natale, Domizzi e Pasquale all'ultimo atto della loro esperienza all'Udinese. Il loro addio lascia un velo di tristezza e...

Massimo Liva

L’Udinese ha concluso la sua stagione con un impresa, quella di riuscire a perdere pure l’ultima gara casalinga, in una serata che avrebbe dovuto essere solo di festa e che invece ha lasciato un po' di amaro in bocca per l’ennesimo ko interno dei bianconeri al termine di un campionato che definire non positivo è un complimento.

Lo stesso paron Pozzo, primo tifoso dell’Udinese, ha dichiarato di non voler vedere più una squadra cosi in sofferenza fino alla fine e almeno su questo trova tutti d’accordo. Questo stadio gioiello, questa splendida tifoseria meritano delle soddisfazioni importanti, meritano di tornare a divertirsi e perché no anche a sognare, perché sognare non costa nulla ma ci fa vivere meglio.

Sta di fatto che l’Udinese si è salvata solo grazie ad un punto in più in classifica rispetto al Carpi, quel Carpi determinato e orgoglioso che, per come ha lottato fino all’ultimo secondo avrebbe forse meritato migliori fortune ma si sa il calcio è questo.

Ciò che conta è che la tifoseria friulana e tutto il calcio italiano abbiano reso il dovuto omaggio ad un campione come Totò Di Natale, all’ultimo atto della sua esperienza friulana dopo anni di record e soddisfazioni. Un saluto commovente quello riservato da tutto il pubblico a tre grandi campioni, che hanno reso grande l’Udinese. E’ evidente che i gol di Di Natale e tutte le sue prodezze restano più facilmente nei pensieri di tutti, ma quello che hanno dato a questa maglia due straordinari professionisti e grandi uomini come Maurizio Domizzi e Giovanni Pasquale merita lo stesso spazio e rilevanza.

Totò, Domizzi e Pasquale andrebbero clonati nel vero senso della parola perché in un calcio moderno dove il business prevale sui sentimenti ne sentiremo davvero tanto la mancanza sotto tutti i punti di vista.

Il bello del calcio è ancora questo, il legame tra l’uomo, prima del calciatore, e la gente,

Di Natale, Domizzi e Pasquale hanno fatto la storia di questa società, resteranno per sempre nella mente e nel cuore di tutti i tifosi dell’Udinese, perché il friulano non dimentica.

Al Friuli domenica sera, partita a parte, si è vissuta una serata magica, indimenticabile, nonostante un risultato negativo, l’ennesimo che ha fatto capire ancora di più quanto sia stato difficile il cammino dell’Udinese in questa annata.

Chi era presente allo stadio, se n’è ritornato a casa con un velo di tristezza e molti dubbi. Cosa accadrà ora? Trovare un altro Di Natale è impossibile, almeno per il momento, c’è da rimboccarsi le maniche, prendere coscienza degli errori commessi in questa stagione, augurandosi di non rivivere più certe delusioni e sofferenze. Sarebbe necessario ripartire da un nucleo italiano, ma la perdita in contemporanea di Di Natale, Pasquale e Domizzi lascia un grande vuoto, quasi impossibile da colmare, almeno nell’immediato. Senza dimenticare uno come Pinzi ancora nel cuore di tutti i tifosi friulani.

Per ritornare grande l’Udinese avrà bisogno di certezze, al momento ci sono molti dubbi. Una cosa però è certa, l’Udinese ha ritrovato il suo pubblico, ha ritrovato una spettacolare Curva Nord mai come quest’anno protagonista indiscussa.

Grazie Totò, grazie Maurizio, grazie Giovanni, difficile aggiungere altro.

Ai nuovi giovani calciatori che arriveranno in Friuli, prima di indossare la maglia dell’Udinese, andrebbe fatto fare un colloquio con questi tre grandi campioni per far capire da subito il valore di questa maglia e di questa terra.

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