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Udinese, vincere per la salvezza virtuale

L'Udinese col Chievo prima e con la Fiorentina dopo con 4 punti otterrebbe la salvezza virtuale. Difficilmente Carpi, Frosinone e Palermo arriveranno assieme a quella quota. Salvarsi il prima possibile, quindi, per poi guardare al futuro

Monica Valendino

Ci sono partite importanti e partite ancora più importanti: Udinese-Chievo fa parte della seconda schiera. Più per i bianconeri che per i clivensi, ma in fondo anche la squadra di Maran ha qualcosa da dire ancora. A Veronello nessuno pensa che il campionato sia già terminato: c'è quel record di 54 punti stabilito dalla squadra di Delneri nel 2002 che va agguantato, c'è Maran che tra inviti a cena con delitto (verso il Chievo) e conferme d'ufficio, sa che a Udine incrocia quello che per qualcuno potrebbe essere il suo futuro.

Dall'altra parte De Canio non vuole mollare di un millimetro: la sua conferma comincia proprio dal Chievo e da quello scontro 'indiretto' con il suo omologo. Ma prima delle ambizioni personali, c'è la salvezza dell'Udinese da raggiungere.

Quattro punti nelle prossime due gare e per i bianconeri è fatta. Chievo e Fiorentina devono (imperativo) portare quel pezzo di classifica che manca per tirare il sospiro di sollievo finale dopo mesi di tribolazioni.

C'è chi sostiene che la prima delle due è la più semplice perché il Chievo nonostante le velleità non arriverà motivato, c'è chi sostiene che sia la Fiorentina in confusione a essere la più abbordabile. Sommando le due scuole di pensiero, per De Canio l'obiettivo è fare sei punti.

Dirlo è una cosa raggiungerlo un'altra: l'Udinese non è di certo guarita dalla sua lunga malattia. E' una convalescente che sta cercando dei punti fermi. E per fortuna con il Chievo ci saranno tutti, ovvero quelli elementi che hanno chiamato il Napoli. Sono diventati punti fermi  per caratteristiche e per forma. Attualmente chi sta dietro per un motivo o per l'altro non è al top e a Genova se ne è avuta la dimostrazione.

Per cui oltre a Katnezis tra i pali ecco il recupero Heurtaux con Danilo e Felipe. Poi Widmer, Badu, Kuzmanivic, Fernandes e Armero. Davanti il grande ex Thereau e Zapata.

Per questo col Chievo è vietato fallire. Ci si presenta al meglio per chiudere virtualmente tutti i discorsi salvezza. In casa e davanti al proprio pubblico nessuno pensa minimamente a un passo falso. Nemmeno De Canio che sa che il problema maggiore della squadra è la condizione e sta lavorando tanto e intensamente su questo aspetto.

Pareggiare non cambierebbe i piani per la tabella, ma costringerebbe l'Udinese a guardasi ancora indietro e a considerare la gara con la Viola ancora più fondamentale. Certo alla fine ci saranno in casa anche Torino e Carpi, ma nessuno vuole arrivare a quegli appuntamenti con l'obbligo scritto di fare risultato. Meglio archiviare prima la pratica salvezza. E iniziare davvero a pensare al futuro.

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