udinese

Udinese, ancora cinque passi

La salvezza matematica a oggi dista 5 punti per l'Udinese: che li deve fare tra Torino, Atalanta e Carpi, che ha affossato il Verona e ora dista solo tre lunghezze dai bianconeri. Il Palermo è a meno sei, ma entrambe hanno gli scontri diretti a...

Monica Valendino

La pratica salvezza sarà anche una formalità, ma l'Udinese di quest'anno sa che non può scherzare col fuoco. Mancano 4 punti alla matematica, da ottenere in tre gare con Torino, Atalanta (a Bergamo) e Carpi. Che ha affossato il Verona e ora dista solo tre lunghezze dai bianconeri. Il Palermo è a meno sei, ma entrambe hanno gli scontri diretti a favore.

I granata vengono al 'Friuli' sabato sera con sulle spalle una brutta sconfitta e di certo non vorranno concedere il bis tanto facilmente. L'Atalanta chiuderà con l'Udinese il suo campionato in casa e davanti al suo pubblico non vorrà fare brutta figura. Il Carpi, infine, arriva a Udine in ogni caso con due risultati su tre da poter gestire.

Insomma non saranno passeggiate. Ma la prestazione offerta con l'Inter, almeno nel primo tempo, è confortante. L'Udinese ha giocato bene, di profondità e di attenzione. Poi...Poi il calo: qualcuno sostiene che non c'è stato, ma la sensazione è che invece la condizione sia ancora quella che è, e dopo 72 ore dalla sfida con la Fiorentina  la squadra bianconera ne abbia sofferto. De Canio del resto fin dal primo giorni ha messo mano su questo aspetto.

Ora però le gare ravvicinate sono finite: tre partite da poter preparare al meglio. Col Toro mancherà Zapata che pian piano si sta ritrovando. L'infortunio è innegabile che abbia pesato sul rendimento generale della stagione, ma quando è in palla abbiamo visto quanto questo attaccante possa rompere le difese altrui. Al suo posto chi? Perica se si vuole ancora potenza, Matos se si vuole più dinamismo. Di Natale se si vuole chiudere anche la pratica riguardante il capitano: la palla però è nei suoi piedi, è lui che deve fare il passo (o il passaggio, fate voi) decisivo.

A sinistra l'altro presunto caso, Armero: chissà se l'affaticamento subìto verrà riassorbito, altrimenti comunque c'è quell'Adnan che con i Viola ha fatto molto bene. E c'è Pasquale. Insomma non occorre più mettere giocatori fuori ruolo.

Il resto è abbondanza, ma la sensazione è che oramai la fisionomia sia quella dell'Udinese vista inizialmente anche a San Siro, forse con il solo Heurtaux in difesa al posto di un Wague svagato a Milano.

L'Udinese più che alle altre deve guardare a sé stessa, so dece. Ma a questo punto serve guardare anche gli altri.

Il Carpi affronterà a Torino la Juve neo campione d'Italia, poi la Lazio in casa e chiuderà a udine.

Il Palermo ospita la Samp, poi va a Firenze e chiude con il Verona in casa. Il calendario sulla carta dice che può prendere anche sette punti, arrivando a 41.

Infine il Frosinone oggi a 30 appare spacciato: Milan in trasferta, sassuolo in casa, Napoli fuori.

Una tra Carpi, Palermo, Udinese si salverà: i bianconeri visti con Napoli e Fiorentina sono  irresistibilmente belli e il Toro non può far paura. Ma di questi tempi vanno messi in conto anche altri fattori, come per l'appunto la condizione generale, le motivazioni proprie e degli avversari, una stanchezza generale da fine stagione, le voci di mercato che iniziano a incombere, le paure  più o meno inconsce della classifica.

Una cosa è certa De Canio ha dalla sua giocatori e tifosi, ma per la conferma deve trovare anche i risultati finali. Questi 4 punti che servono alla matematica e a superare quanto fatto da Strama l'anno scorso, quando di questi tempi va però ricordato che l'Udinese era già ampiamente salva.

[poll id="13"]

tutte le notizie di

Potresti esserti perso