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Udinese, attenti a quei due

All'Udinese attendono il rientro di Zapata e Guilherme: questi due giocatori possono spostare gli equilibri in campo e sul mercato, ma sul loro pieno recupero c'è ancora qualche dubbio sui tempi

Monica Valendino

L'Udinese 2016 riparte da due nomi: Duvan Zapata e Guilherme. Entrambi vittime di infortuni, entrambi aspettati, ed entrambi considerati dal club fondamentali ed entrambi, infine, che possono influire sulle scelte di mercato.

Il brasiliano già in estate era stato insignito del titolo di uomo guida della mediana, nonostante l'anno scorso avesse deluso non poco le aspettative. Ma i Pozzo in questo giocatore puntano moltissimo e non vogliono sentir parlare di fallimenti, anzi sono convinti che sarà l'acquisto più importante del nuovo anno.

Inizialmente era stato immaginato come vertice basso della manovra, in estate Colantuono l'ha provato sempre così, e lui aveva risposto in maniera relativamente positiva. Poi 'infortunio ha cambiato tutto, all'Udinese è arrivato Lodi che si è preso le chiavi del ruolo.

Ora Guilherme difficilmente verrà usato come titolare da regista, forse solo in alternativa al napoletano. Più facile immaginarlo come mezzala sinistra, in competizione con Fernandes e Iturra.

L'IMPATTO SUL MERCATO Il ritorno di Guilherme è atteso anche per verificare cosa serve in mezzo. Le prossime gare lo vedranno protagonista. Marquinho e Kone sembrano sul piede di partenza, ma prima di pensare a una alternativa di un certo peso l'Udinese vuole capire cosa può realmente dare Guilherme.

Se le risposte saranno positive difficilmente i Pozzo porteranno Behrami o chi per lui, visto che a Udine il posto fisso non sarebbe più garantito. Differente l'analisi se il brasiliano con Atalanta, Carpi e Juve dovesse deludere. A quel punto oltre allo svizzero ci sarebbero i nomi di Padoin, Mauri e Nocerino da tenere in considerazione.

Il 2016 coinciderà col rientro di Zapata. Dopo il grave infortunio ha bruciato le tappe scendendo in campo già  fine anno con la Primavera. L'impatto è stato positivo, ma il recupero passa attraverso il ritrovare la fiducia in sé stesso: serve che Zapata capisca che può fare scatti, movimenti laterali, insomma quelle azioni che l'hanno reso imprescindibile, ma che ora sono messe in discussione da un naturale blocco psicologico.

Se tutto va bene per la gara con la Juve potrebbe essere convocato, se le cose rallentano il termine fissato in precedenza, ovvero febbraio, sarebbe il nuovo traguardo. Ma una volta a disposizione non è detto che si confermi l'uomo che fa la differenza: la forma fisica con una stazza come la sua, va ricercata nuovamente e ricordiamo che in estate ci mise un paio di mesi per arrivare a conquistare la brillantezza. Insomma solo il campo può dire davvero come Zapata potrà essere utile.

L'IMPATTO SUL MERCATO Ovviamente tutto questo si ripercuote sul mercato. Una punta sembra necessaria in ogni caso, ma l'Udinese oggi si interroga se fare un investimento di prima qualità, oppure dedicarsi a una punta di complemento, tipo Floccari per intenderci. Uno cioè che arrivi senza troppe pretese, ma consapevole che può dare una forte mano in campo quando chiamato in causa, visto che Di Natale farà il part time e Thereau va fatto anche rifiatare ogni tanto. E con Aguirre e Perica che vanno fatti crescere senza pressioni.

Se, invece, arrivasse una punta di peso i nomi sono quelli noti: Zaza e Quagliarella i sogni mostruosamente proibiti, Diamanti quello più probabile, Immobile il nome nuovo accanto a Pepito Rossi, per il quale i Pozzo stravedono da sempre. Giocatori diversi per caratteristiche da Zapata, in modo da farli coesistere quando il colo,piano può essere utile e in attesa che riprenda la forma e torni titolare accanto a uno di loro, o perché no, anche in un immaginario tridente.

 

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