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Udinese- Carpi, la partita degli addii

Maurizio Domizzi

L'Udinese da lunedì inizierà una profonda ristrutturazione della rosa: ma prima di portare nuovi volti serve vendere chi non ha più motivazioni. mentre ad altri non sarà rinnovato il contratto

Monica Valendino

Udinese-Carpi, la fine di un ciclo mai cominciato si potrebbe dire. Questa squadra che nelle ultime due stagioni ha deluso, con tutti i correttivi del caso, verrà ristrutturata ampiamente. Chi non ha più nulla da dare alla causa è meglio che trovi altre motivazioni altrove, chi non ha dato segnali tecnici importanti è bene che provi altrove.

Il prossimo anno non si possono concedere altre chance, serve una Udinese che non faccia soffrire e inizia anche a far identificare la propria gente.

Meret, Pontisso, PerisanCoppolaro sono un'iniezione di Primavera che potrà essere solo che benefica, anche se non è escluso che un paio di loro vadano a farsi le ossa in prestito. A loro magari affiancare altri giovani italiani come Verre e Birgahi e magari riportare a casa capitan futuro, Angella. Sono sogni mostruosamente proibiti? Non proprio.

Ma prima di pensare a chi ci sarà, è meglio capire chi se ne andrà. Karnezis dovrebbe cambiare aria, specie se Meret verrà promosso titolare (attenzione anche al ritorno di Scuffet).

In difesa Heurtaux già a gennaio sembrava vicinissimo alla Samp, oggi ancora di più. Anche Danilo darà l'addio: su di lui interessamento di Lazio, Fiorentina e Flamengo. Del resto dopo tanti anni a Udine, entrambi hanno bisogno forse di nuovi stimoli.

Stimoli che cerca Felipe per rimanere: potrebbe diventare il nuovo capitano, ma prima di tutto cerca anche lui certezze sulla programmazione.

A salutare potrebbe essere anche Piris, che non sembra più indispensabile nei piani tattici.

In mezzo Widmer piace a molti, alla Juve in testa, Badu ha continue richieste dalla Premier, ma anche dalla Fiorentina, Armero sembra che non rimarrà.

Ovviamente a salutare saranno Di Natale, Domizzi, Pasquale, ma questa non è una notizia. Infine anche Lodi non rientrerebbe più nei programmi, con la promozione di Balic e l'ennesima chance a Guilherme.

Non è dato sapere se tutti questi nominati lasceranno, dipenderà molto dalle offerte, ma è chiaro che l'Udinese per ricominciare ha bisogno di linfa fresca.

Questa squadra va ristrutturata ampiamente e serve soprattutto ridare identità allo spogliatoio, che poi la stessa si rifletta anche sui tifosi.

Udinese-Carpi, tanti addii: Di Natale, Domizzi e Pasquale per cosa hanno significato sarà difficile sostituirli, ma serve crescere giovani leve nostrane per iniziare ad avere i senatori di domani.

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