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Udinese, col Milan tornano i titolarissmi di Gotti. Squadra che vince non si cambia

Udinese: mister Luca Gotti

Udinese, formazione fatta. Sul fronte Milan Asmir Begovic vuole "portare il Milan in alto".

Redazione

Squadra che vince non si cambia e l'Udinese di Gotti dopo aver visto all'opera le seconde linee contro la Juve non pare voler venire meno a questo adagio contro il Milan dio Pioli. I bianconeri che hanno chiuso l'andata a  24 punti con una classifica tranquilla ora hanno davanti una cinquina di gare che potranno dire con certezza se i bianconeri 1896 sono davvero usciti dal tunnel o come già successo in passato dei vanno riguardarsi alle spalle.

Nell'allenamento post Juve al Bruseschi mister  Luca Gotti ha di fatto provato già la formazione che deve fermare l'ira di Ibra e compagni, vogliosi di risalire la china. In difesa Musso con Becao, Ekong e Nuytinck. In mezzo Mandragora, Fofana e De Paul affiancati da Larsen a destra e Sema a sinistra. Davanti Okaka e Lasagna con il solito  Nestorovski pronto alla staffetta.

Sul fronte Milan Asmir Begovic vuole "portare il Milan in alto". Il portiere bosniaco, arrivato in prestito dal Bournemouth per sostituire Reina e fare da vice a Donnarumma, è "onorato" per la chiamata ricevuta, definisce "fantastici" i primi allenamenti ma non si fa illusioni sul futuro: "La situazione per ora è questa, tra sei mesi valuteremo. Ci sono state delle cose che non hanno funzionato fuori dak campo nel Bournemouth e sono contento di essere qui". Begovic, in conferenza, ringrazia proprio Gianluigi Donnarumma "per il caloroso benvenuto" e lo definisce "tra i portieri più forti del mondo", tessendo le lodi di Ibrahimovic: "E' un leader e un vincente. Si aspetta sempre il massimo da se stesso e da tutti gli altri, averlo qui è importante per alzare il livello". Begovic è curioso di conoscere il campionato italiano: "Ho sentito solo cose positive sul calcio italiano. Ho amici che giocano qui. I tifosi sono caldi come in Inghilterra, quindi non mi aspetto grandi differenze. Poi San Siro è uno stadio speciale, è un onore poterci giocare".

 

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