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Udinese, Collavino: “Vogliamo chiudere il campionato nel miglior modo possibile”

Il Direttore Generale di Udinese Calcio Franco Collavino è intervenuto come relatore alla video conferenza dedicata alla ripresa del calcio italiano organizzata dal Centro Studi Borgogna

Redazione

Il Direttore Generale di Udinese Calcio Franco Collavino è intervenuto come relatore alla video conferenza dedicata alla ripresa del calcio italiano organizzata dal Centro Studi Borgogna.

"L'Udinese è sempre stata disposta a ripartire ma in sicurezza. Più volte abbiamo fatto presente la problematica del rischio infortuni in quanto siamo stati dinanzi ad un'inattività senza precedenti. Pertanto abbiamo sottolineato, come Udinese, quanto fosse importante non ripartire il 13 giugno, come inizialmente votato a maggioranza dalla Lega Serie A. Sappiamo bene che, poi, il Governo ha aderito alla nostra proposta decidendo per la ripartenza il 20 giugno, concedendo un mese pieno di lavoro agli staff tecnici e ai preparatori per riavvicinarsi alla preparazione delle gare. Possiamo dire, dunque, di aver contribuito a tracciare una strada.

In questa ottica il patron Gianpaolo Pozzo ha ritenuto doveroso mettere in evidenza questi aspetti nella lettera inviata al Ministro dello Sport Spadafora.

Il riavvio del campionato permetterà ad alcuni club di Serie A di risolvere alcune problematiche legate ai diritti televisivi, resterà, tuttavia, un campionato monco dal punto di vista delle performance sportive ed anche le ipotesi circa la conclusione di questo campionato circolate negli ultimi giorni non sempre sono sembrate avere una logica.

Come Udinese stiamo curando, come sempre, ogni minimo dettaglio da quando abbiamo ripreso gli allenamenti, individuali prima e collettivi poi, mettendo a disposizione dei giocatori tutti i servizi necessari. I calciatori hanno a disposizione più spogliatoi nel pieno rispetto delle norme e, nel periodo di chiusura del ristorante interno della Dacia Arena, il nostro dipartimento di nutrizione ha sempre fornito, in base a tabelle personalizzate, pasti sigillati e confezionati per ognuno di loro avvalendosi di un servizio di catering dedicato. Abbiamo anche avviato una collaborazione con uno psicologo dello sport per dare a tutti un supporto anche sotto quel profilo dopo un periodo duro per tutti come il lockdown: insomma, come nella nostra filosofia, abbiamo pensato a tutto.

I nostri calciatori hanno voglia di tornare a giocare, non si stanno risparmiando negli allenamenti ed hanno avuto un comportamento esemplare in queste settimane, hanno tenuto sotto controllo il peso anche riducendolo ed hanno seguito i programmi di lavoro fisico tornando in una buona condizione.

Per quanto ci riguarda vogliamo chiudere nel miglior modo possibile questo campionato.

Il pensiero, poi, va ai tifosi. Purtroppo giocheremo, quasi sicuramente, le prossime gare a porte chiuse, pertanto vorrei chiedere loro di starci vicini come fanno sempre anche da lontano. So che è un ossimoro ma il calcio senza il pubblico è orfano della sua componente essenziale e ci auguriamo che l'evoluzione della pandemia sia tale da consentire, anche in questo finale di campionato, di poter ospitare allo stadio anche un numero, seppur limitato, di tifosi.

A tal proposito immediatamente, a marzo, abbiamo provveduto a comunicare la restituzione del rateo a tutti gli abbonati, dunque restituiremo il rateo o, per chi lo vorrà, daremo la possibilità di usufruire di un benefit alternativo. Daremo, quindi, la possibilità di scegliere ai nostri abbonati. In questi giorni stiamo elaborando una piattaforma informatica per raccogliere e gestire tutte le richieste.

Per ciò che concerne la questione stipendi, noi come management abbiamo voluto dare un segnare autoriducendoci del 50% gli emolumenti. Con i giocatori, grazie anche all'attività di un direttore esperto come Pierpaolo Marino, abbiamo tenuto relazioni molto cordiali e profonde. So che in questi giorni si è iniziato a parlare con loro di questo e sono certo che si troverà una soluzione senza grosse difficoltà".

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