Udinese – Comune di Udine, nuova sfida giudiziaria sullo stadio

Udinese - Comune, nuova sfida. Non sul campo in termini di vecchie glorie che sfidano i politici, ma le nuove glorie (dirigenziali) bianconere che continuano la loro guerra contro la nuova amministrazione, quella che ha sostituito la "Honsell" che non ha quasi mai ostacolato i piani bianconeri. Così ecco la nuove querelle. Come riporta il Messaggero Veneto "l'Udinese ha chiesto al tribunale la nomina di un consulente per un accertamento tecnico preventivo relativo ad altri lavori necessari all'ottenimento del certificato prevenzione incendi. Un passaggio finalizzato a presentare un altro conto al Comune al quale la società bianconera aveva già chiesto i 203 mila euro spesi per l'adeguamento dell'auditorium. Ma questa volta la richiesta potrebbe, secondo l'avvocato Andrea Franchin, che cura gli interessi dell'Udinese insieme al collega Luca De Pauli, arrivare «fino a un milione di euro».Cifra che il Comune non ha alcuna intenzione di riconoscere all'Udinese".

Il Comune del resto no è mai stato tenero con la società, vedi anche caso insegne pubblicitarie targate sponsor per le quali con tinta la battaglia a carte bollate, mentre questa volta, sempre secondo il quotidiano, gli avvocati Giangiacomo Martinuzzi e Claudia Micelli hanno deciso di costituirsi in giudizio.

L storia parte però da lontano: la società bianconera - ricorda sempre il Messaggero - ,  ha realizzato il nuovo stadio demolendo buona parte del Friuli. L'unico settore del vecchio stadio rimasto in piedi è la tribuna con l'arco che ha reso famoso il campo di gioco. Secondo l'Udinese «la convenzione dice che laddove vi siano delle strutture non a norma nel vecchio stadio l'onere dell'adeguamento spetta al Comune». Che però non è dello stesso avviso e ora si va avanti in tribunale.