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Udinese, cosa va e cosa non va

La sosta di campionato ci permette di analizzare cosa va e cosa non va in casa Udinese

Massimo Liva

In casa Udinese è tornato il sereno, l’approdo di Gigi Delneri sulla panchina friulana ha riportato entusiasmo, serenità, senso di appartenenza, ha riavvicinato i tifosi alla squadra ma soprattutto ha portato punti in classifica grazie ai quattro risultati utili consecutivi ottenuti.

Oltre a parlare di ciò che funziona attualmente in casa bianconera è corretto e costruttivo cercare di analizzare anche gli aspetti negativi, ci sono chiaramente ancora delle cose da migliorare su cui lavorare e questo mister Delneri lo sa benissimo. Cerchiamo quindi di elencare e analizzare cosa va e cosa non va in questo momento di pausa del campionato.

Cosa va: 1) IL RITROVATO ENTUSIASMO, l’approdo sulla panchina bianconera di un tecnico friulano e di esperienza come Gigi Delneri ha riacceso gli animi e le speranze dei tifosi friulani. Delneri si è fatto amare da subito dai friulani per il suo spirito battagliero, la sua semplicità, il suo carisma, la sua dialettica, il suo tirare in ballo certi termini friulani per caricare i suoi ragazzi ha fatto capire da subito quanto il vento fosse cambiato e questo è stato molto apprezzato da tutta la tifoseria. Delneri è riuscito a riportare un po' di friulanità nell’Udinese e non è cosa da poco

2)L’UDINESE ORA E’ UNA SQUADRA NEL VERO SENSO DELLA PAROLA, la squadra friulana ora ha una propria identità di gioco ben precisa, adesso tutti i giocatori conoscono il loro compito e sanno quello che devono fare sul campo. C’è unità di intenti ed il gruppo è compatto, tra chi scende in campo e chi è in panchina sembra esserci piena sintonia, ora tutti si sentono protagonisti

3) LA MENTALITA’ , quella vincente non si costruisce nel giro di qualche giorno, serve tempo e pazienza, mister Delneri sta lavorando molto sia sul piano psicologico oltre che su quello tattico.La svolta in questo senso è stata evidente, ora si ha la netta sensazione di avere a che fare con una squadra che ha voglia di giocarsela contro qualsiasi avversario, il difensivismo di qualche tempo fa sembra non far più parte del vocabolario bianconero.

4)THEREAU, grazie a Delneri è ritornato quel grande giocatore che tutti conoscevamo, potrà rivelarsi l’arma in più dell’Udinese. Il francese può fare la differenza, è il classico elemento che ogni allenatore vorrebbe avere in squadra

Cosa non va: 1) LA DIFESA, è il punto debole della squadra anche se qualche passo in avanti nelle ultime partite è stato fatto. Qualcosa nel mercato di gennaio andrà sicuramente fatto, Felipe viene forzatamente utilizzato in un ruolo non suo sulla sinistra. Il difensore brasiliano grazie alla sua esperienza e alla sua intelligenza tattica se la sta cavando egregiamente ma vanno trovate al più presto delle alternative

2) KUMS E DE PAUL, non è mai bello fare dei nomi, ma nel caso di questi due giocatori va fatto un discorso a parte. Entrambi hanno qualità e talento però stanno incontrando più difficoltà di altri in particolare dal punto di vista tattico. Hanno entrambi ampi margini di miglioramento e non hanno ancora mostrato il loro valore, devono solo comprendere meglio i meccanismi della squadra e del campionato italiano.

3)PENARANDA, chi l’ha visto? Dopo il grande entusiasmo iniziale per il suo acquisto, il talento venezuelano è finito nel dimenticatoio. L’impressione è che se dimostrerà di avere quella qualità che tutti pensano abbia e se avrà la pazienza di aspettare il suo momento allora non avrà problemi, altrimenti difficilmente lo vedremo esplodere nel nostro campionato.

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