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Udinese DOC, colpo gobbo a Milano

L'Udinese espugna San Siro con Perica, l'uomo della provvidenza che ha sostituito uno spento Zapata. Friulani compatti e ben disposti, Milan confusionario. Per Iachini secondo successo in carriera contro il Diavolo

Monica Valendino

L’Udinese c’è. A tre settimane dal via del campionato, quando i bianconeri apparivano ancora la (brutta) fotocopia della squadra della scorsa stagione, qualcosa è cambiato. Il mercato ha portato un po’ di acume tecnico, ma soprattutto il tecnico ha portato acume tattico cambiando modulo e passando a una più logica (e quadrata) difesa a quattro. Risultato? Squadra più compatta, anche se ancora votata troppo al contropiede più che all’imposizione del suo gioco. Il tempo probabilmente guarirà anche questo aspetto, intanto i tre punti presi a San Siro contro il Milan danno morale, fiducia che la strada (finalmente) presa appare quella giusta.

Bravo Iachini a fare un passo indietro dopo la gara con la Roma, con un modulo che sa rendere questa compagine più logica. Bravo anche a non essere una persona di tante parole fumose, ma una che ama parlare con i fatti.  Che siano state le critiche o meno a fagli cambiare idea poco importa: la sua Udinese cresce bene e ora che ha anche un cervello in mezzo al campo può sperare di diventare anche molto bella. Il tempo è dalla sua, la classifica anche, serve pazienza e serve mantenere la lucidità perché troppe cole in passato ci si è fatti abbagliare da un risultato.

LA PARTITA Parte bene il Milan che cerca di fare la gara, ma l’Udinese in contropiede non sta a guardare. Thereau e Zapata sono molto larghi, con De Paul pronto a spaziare e inserirsi.

Per Kums a centrocampo esordio col freno a mano tirato, attento soprattutto alla fase difensiva. La squadra di Iachini chiude bene gli spazi e si fa vedere spesso in avanti, anche se manca l’ultimo passaggio come si dice in gergo. Rossoneri comunque che vanno vicini alla rete al 34’ con una traversa di Sosa che salva Karnezis e l’Udinese che continua a proporsi sempre in contropiede, ma con un Zapata troppo fermo per riuscire a finalizzare.

Nella ripresa ritmi sempre non elevati anche a causa del caldo: si continua sulla falsariga della prima frazione col Milan che fa possesso palla in cerca della rete, ma non sfonda e con l’Udinese votata alla ripartenza, ma che fatica a trovare un finalizzatole della manovra.

Poco da raccontare, la gara scivola via tra caldo e ritmi blandi con la sensazione che entrambe alla fine si accontentano del punto. Almeno fino al minuto 87 quando Perica si inventa una girata che inganna tutti e regala tre punti formidabili alla sua Udinese.

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Poca cosa il Milan? Lo si sapeva che questa zuppa cinese non è di certo una bella carbonara, ma rimane pur sempre una squadra con valori importanti e questo rende ancora più prelibato il banchetto che ha fatto l'Udinese. E Iachini si gode il secondo successo in carriera contro questo povero Diavolo.

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