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Udinese, dopppiamente attenta a Napoli

L'Udinese a Napoli con una difesa a pezzi e con i tifosi pronti a riprendere la protesta: in maniera più veemente

Redazione

L'Udinese scenderà in campo domenica alle 18 al San Paolo di Napoli con in testa la non partita giocata con la Juve i sei punti rosicati con Bologna e Chievo e con una classifica cortissima in coda dove il Bologna, terzultimo, dista 4 punti, ma in caso di arrivo alla pari oggi come oggi sarebbe avvantaggiato sui bianconeri per la differenza reti.

Vecchio problema quello del gol: da quando  se n'è andato Di Natale è mancato tutto. Qualche mente brillante ha pensato che De Paul, fiero del numero "rubato" all'ex capitano potesse sostituirlo. Nulla di più inverosimile. Come già spiegato, per chi ha memoria (per chi non ce l'ha ci sono molti video in proposito), il paragone con la Samp che prese Ortega e andò in B è poù che verosimili. Entrambi un po' arroganti (uno il 10 strappato a Totò, l'altro che l'ha voluto sulla maglia dell'Argentina del dopo Maradona), entrambi tecnici, ma senza quella prontezza di riflessi dell'attaccante, entrambi in piche parole ibridi che comunque visto l'esborso fatto devono giocare.

LA SQUADRA ANTI NAPOLI - De Paul con Pussetto davanti sembra l'unica certezza ad oggi, visto che per il resto Nicola ha più di qualche problema, ereditato anche da un mercato decisamente incomprensibile fatto a gennaio (per non parlare di quello estivo...). In mezzo, infatti, Sandro è tutt'altro che al meglio della forma (tutti sapevano che era infortunato al momento del suo arrivo...), per cui con Behrami fuori è possibile rivedere Ter Avest e Larsen ancora sulla destra, uno laterale l'altro mezzala, con risultati si spera migliori degli ultimi due visti con Bologna e Juve. Poi Mandragora e Fofana e a sinistra Zaagelar. Il gioco è fatto, si fa per dire; anche perché dietro è un bel rebus, con  Nuytinck e Opoku fuori: facile pensare a Wilmot di nuovo riproposto dopo l'esordio incubo allo Stadium, questa volta almeno nel suo ruolo da difensore.  Con lui Ekong e....E forse si sposterà Larsen dietro con  Ingelsson riproposto in mezzo (a volte ritornano, abbiate fede).

LA CRISI - L'Udinese rimane però inc iris di gioco ed è questo che preoccupa. Se non farà una partita degna col Napoli, al di là del risultato, i tifosi che hanno appena firmato la Pax Friulana sono pronti a tornare sui loro passi e col Genoa qualche voce bene informata della Nord dice che il tifo organizzato starà tutto fuori dallo stadio, non un tempo ma tutta la gara. Del resto le promesse fatte dalla società non convincono nessuno, da anni si ascoltano le stesse frasi e si vedono gli stessi risultati. "E’ stata una stagione stranissima, piena di infortuni, anche ieri eravamo senza Okaka, Mandragora, Behrami, Sandro a mezzo servizio, Samir, Teodorczyk: l’Udinese non può permettersi questo, però l’ardore non può mai mancare. Sono molto deluso", ha affermato Pradè. Figuararsi i tifosi, quindi.

CALENDARIO - Per l'Udinese saranno 40 giorni decisivi. Dopo il Napoli la pausa per la Nazionale, quindi nell'ordine Genoa, Milan, Empoli, Lazio e Roma. Almeno sei punti qui devono arrivare, per portarsi a 31 e continuare a sperare. Ricordiamo che l'anno scorso di questi tempi i punti erano 33 e già si parlava di crisi...Tre trasferte e due impegni casalinghi per capire se anche questa stagione si deve pregare qualcuno che faccia peggio. Empoli, Spa e Bologna oramai sono le antagoniste, ma tutte obiettivamente sembrano avere qua e là qualcosa in più di questa sgangherata Udinese.

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