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Udinese: I dati da invertire il prima possibile

Punti in casa, gol fatti, subiti, approccio alle gare e palle inattive: questi i punti che stanno condannando l'Udinese e che devono essere affrontati il prima possibile

Monica Valendino

L’Udinese parte da un unico punto, in fin dei conti: fare punti e migliorare alcune statistiche a dir poco preoccupanti.

IN CASA Finora i bianconeri sono stati una porta aperta per gli avversari al ‹ Friuli ›. 15 punti presi, da qui alla fine ci saranno Napoli, Chievo, Fiorentina, Torino, Carpi. Pensare di fare almeno 7 punti non dev’essere solo un miraggio, ma anzi un traguardo da realizzare a tutti costi. Forse già solo con questi, a 37, ci sarebbe la salvezza, ma intanto sarebbe un passo deciso che recupererebbe almeno in parte il terreno perduto tra le mura amiche.

GOL FATTI Le 25 reti messe a segno fin qui fanno dell’Udinese il peggior attacco. Dice bene De Canio quando sostiene che solo segnando si possono fare punti. Indicativamente un gol a fine anno vale più o meno un punto in classifica. Chi ha 50 reti all’attivo ha circa 50 punti, d’accordo è parziale e aleatorio come dato, ma diciamo che sostanzialmente va così. Per cui per la fatidica soglia dei 40 punti ne mancano 15. Difficile arrivarci, ma anche una decina di reti da qui alla fine, un gol a partita, potrebbero servire alla causa.

GOL SUBITI Troppe le reti subite, quella dell'Udinese è la sesta peggior difesa della A: si torna all’equilibrio dei reparti, ma attenzione quando si elogia troppo la difesa a tre: statisticamente nelle ultime tre stagioni ha prodotto 157 gol subiti, dal quarto anno di Guidolin a oggi. Di fatto, perse ali come Basta, mezzali come Isla e Asamoah, si sono perse le colonne portanti del modulo che ha regalato tanto al tecnico di Castelfranco. L’approccio alla gare è importante, ma certi ruoli sono fondamentali per la difesa a tre e il suo equilibrio. Se Widmer e Armero sulle fasce e Kuzmanovic e Hallfredsson in mezzo sapranno dire la loro, tutto diventa possibile, ma attenzione perché le statistiche invitano alla cautela.

APPROCCIO ALLA GARA Mai a segno nei primi 15 minuti, solo 4 reti nella prima mezzora.  Ma l'Udinese in compenso ne ha presi 14 nei primi trenta minuti a dimostrazione che l’approccio iniziale non è mai stato adeguato.

PALLE INATTIVE Da migliorare anche questo aspetto: nessun difensore ancora a rete, solo due reti su punizione (Lodi e Adnan) sono un bottino troppo magro per non far dire che anche questi schemi non hanno funzionato. Sfortuna in qualche episodio, ma anche troppa imprecisione e poche alternative nei movimenti. Serve sfruttare al meglio Hallfredsson per le punizioni, ma anche Felipe per gli inserimenti (due volte vicino alla rete nelle ultime gare). Si dice che nel calcio sono gli episodi a fare la differenza, e le palle inattive sono episodi fondamentali.

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