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Udinese in emergenza. Col Chievo pochi cambiamenti

Behrami ancora fuori probabilmente, anche se saranno decisivi i prossimi giorni per una decisione. Nicola, che si gioca pure lui la panchina, sembra orientato a non cambiare il 3-5-2

Redazione

Col Chievo domenica l'Udinese non si gioca solo la faccia, ma anche una grande fetta di possibilità di salvezza. Ma i clivensi sono tutt'altro che morti, e il rischio da queste parti (spesso visto in campo) è proprio che si sottovaluti l'impegno. La squadra di Di Carlo a Udine verrà consapevole che una vittoria potrebbe portarla a meno sette proprio dai bianconeri, e anche se i giochi per i veronesi non sarebbero riaperti, le speranze tornerebbero ad accendersi visto che la squadra, dopo la sciagurata parentesi Ventura, ha ricominciato a lottare spesso mettendo in difficoltà anche squadre blasonate.

Anche Nicola si gioca molto: le voci di un possibile esonero in caso di mancata vittoria si fanno sentire il nome di Carrera già risuona, anche se ci sono altre opzioni sul tavolo. L'Udinese non vorrebbe arrivare al terzo cambio stagionale in panchina, ma tra contestazione e classifica sin caso di flop contro i gialloblu è chiaro che servirà una decisione che non sia il solito ritiro o qualche attacco alla tifoseria che fischia.

Martedì, intanto, la squadra riprenderà gli allenamenti con una doppia seduta. Rientro ancora molto incerto per Valon Behrami, e con fuori causa anche Sandro, Barak, Badu, Samir e De Maio, quest'ultimo squalificato dopo un fallo assolutamente evitabile al 98' minuto della gara col Toro. Ad oggi la sensazione che traspare da Piazzale Argentina è che Nicola rischierei la squadra che è andata ko a Torino, con Opoku al posto di De Maio. Se Behrami dovesse farcela, il solito De Paul verrebbe risposato ad agire davanti assieme ad Okaka. Nei prossimi giorni le risposte, in attesa che almeno Badu si riunisca al gruppo.

 

 

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