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Udinese, la partita del ‘cosa sarebbe stato se…’

Doveva essere l’occasione del riscatto, la partita con cui zittire tutti i detrattori dell’Udinese di Stramaccioni. Ma a Cesena è accaduto quello che nessuno in Friuli si sarebbe aspettato alla vigilia della partita, ossia una caduta...

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Doveva essere l'occasione del riscatto, la partita con cui zittire tutti i detrattori dell'Udinese di Stramaccioni. Ma a Cesena è accaduto quello che nessuno in Friuli si sarebbe aspettato alla vigilia della partita, ossia una caduta che fa male non tanto per il risultato ("solo" 1-0) ma le attese infrante dalle zebrette. Dopo la non-partita con il Parma, si pensava che la squadra avrebbe reagito a dovere, oltretutto riposata di due settimane. E invece...

Bisogna dire che la prestazione vista è stata una svolta rispetto alle scorse partite. I giocatori di Strama sono stati molto bravi in fase d'impostazione, non riuscendo però a trovare concretezza davanti al portiere cesenate, oltretutto più volte in difficoltà e rischiando di aiutare la formazione friulana con le sue papere. Ma niente da fare, il Cesena festeggia i tre punti mentre gli ospiti tornano a casa leccandosi le ferite. Per l'ennesima volta.

C'è qualcosa nella creatura del mister romano che non riesce a prendere forma. Si ferma all'atto del tiro in porta, infrangendosi su un muro di inconsistenza che spegne la buona prova fisica dei bianconeri. Nemmeno il genio di Totò riesce a cambiare le carte in tavola, contro un avversario non irresistibile come il Cesena, sintomo di una ormai quasi certa partenza per nuove esperienze: America o Arabia. Ma nemmeno gli altri riescono a incidere, cosa che spaventa ancora di più dato che la salvezza si fa sempre più distante.

Da oggi al Friuli si tornerà a lavorare, ma per continuare a credere nel progetto servono risultati veri, una volta ogni tanto. La prestazione è un ottimo punto di partenza, ma ci si può limitare soltanto a quella. Serve urgentemente quella grinta che aveva invaso lo spogliatoio i primi mesi, in pratica serve che Stankovic si faccia sentire: non diamo troppe responsabilità ai Pozzo, da adesso in poi bisogna lottare in campo con le unghie e con i denti. Sempre.

"©Mondoudinese

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