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Udinese, Marino: “Non sono maturi i tempi per una ripresa”

Il Direttore dell'area tecnica Pierpaolo Marino, ospite a Udinese Tonight, ha parlato in merito alla ripresa del campionato

Redazione

Il Direttore dell'area tecnica Pierpaolo Marino, ospite a Udinese Tonight, ha parlato in merito alla ripresa del campionato:

"Voglio così bene al calcio che quello che mi preoccupa è che alla ripresa degli allenamenti ci possano essere ulteriori casi di positività che ci farebbero tornare indietro peggio di prima. Perché poi la positività può sfociare in qualcosa di grave e non solo per gli anziani, come purtroppo ho visto per alcuni collaboratori dell'Atalanta. Voler bene al calcio significa anche poter dire "andiamo a riprenderlo quando la sicurezza è totale e quando quello che andremo a fare almeno somiglierà al gioco del calcio". Pensate a quanto i giocatori possano farsi male se si dovesse ripartire quando la condizione muscolare di questi atleti di altissimo profilo come i giocatori di Serie A non è pronta o se a seguito di traumi debbano essere ricoverati d'urgenza in strutture non in grado di riceverli al meglio perché ancora impegnati con la pandemia. Ci sono mille aspetti da valutare, non dobbiamo far male al calcio.

Condivido la posizione del ministro Speranza: non sono maturi i tempi per una ripresa. La ripresa la vogliamo, ma fatta per riprendere uno spettacolo calcistico e non uno spettacolo spettrale che ci renderà poi infelici nel tempo, ad esempio non avvicinando nuove generazioni allo stadio. Sono convinto che dobbiamo guardare alla Cina che è due mesi e mezzo avanti a noi relativamente al problema del Coronavirus e non ha ancora ripreso né partite né allenamenti, ieri per la prima volta hanno convocato la squadra di Whuan.  Non dimentichiamo che oggi l'Italia ha contato circa 450 vittime, la pandemia qui è ancora nel suo pieno, per cui al momento avrei ben altri pensieri che mettere in moto meccanismi da cento persone per svolgere un'attività ricreativa". 

Si aspettava tante iniziative di solidarietà da parte della tifoseria bianconera?

"Conosco questa tifoseria da più di vent'anni, ha sempre dato esempi di maturità, umanità e civiltà. Sono loro il cuore del meccanismo ed è anche in funzione loro che dobbiamo tutelare la salute dei calciatori al fine di evitare ulteriori danni al calcio e agli innamorati del calcio che a Udine sono tantissimi.

Per questo dobbiamo rimetterci alle decisioni del Governo poiché non ci sono ancora segnali per sciogliere le riserve, potremo riprendere quando il tasso di contagio sarà prossimo allo zero".

 

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