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Udinese, nessun ritiro, decisione unilaterale. Strama riavrà Kone

Si gioca, non si gioca? La domanda è lecita più che mai dopo la richiesta di fallimento arrivata intarla serata ieri sera dal Procuratore della Repubblica di Parma. Ovviamente l’Udinese non deve pensare a ‘regali’, ma deve...

Monica Valendino

Si gioca, non si gioca? La domanda è lecita più che mai dopo la richiesta di fallimento arrivata intarla serata ieri sera dal Procuratore della Repubblica di Parma. Ovviamente l'Udinese non deve pensare a 'regali', ma deve piuttosto ritrovare la grinta perdita dopo il terzo gol del Napoli e, soprattutto, dopo  il rigore concesso generosamente alla Lazio. Episodi che psicologicamente possono aver contribuito a rendere fragile mentalmente la squadra, che fino ad allora aveva espresso grinta e anche ottime prestazioni (coma con la Juve e con la Roma, anche se in queste partite è arrivato un solo punto). Una squadra certamente non può passare da brocca a esemplare da una settimana all'altra. I problemi appaiono soprattutto mentali, e andrebbero divisi tra tutti. L'errore più facile in cui cadono in molti, opinionisti da stadio o da salotto, è prendere un capro espiatorio e gettargli la croce addosso. Che poi di che croce parliamo? Oggi l'Udinese è a 28 punti, in piena media salvezza, con otto punti sulla terzultima e nove sulla zona Uefa. L'anno scorso, per dire, contava nove punti sulla zona B, ma dieci (e più squadre davanti) sulla zona europea.

Per cui è tempo di ragionare con calma: l'anno zero non può cambiare di punto in bianco. Alzare l'asticella per illusioni varie sarebbe l'errore più grave. Però è anche vero che troppe pacche sulle spalle fanno male e per questo la scelta del ritiro fatta in maniera unilaterale, potrebbe anche servire, ma non vanno dimenticati i particolari di questa stagione.

Paròn Pozzo ha deciso di mandare tutti a Parma già da Venerdì, con un giorno di anticipo rispetto al solito. Una mossa per far ragionare ulteriormente il gruppo che ieri ha parlato con il Dg Collavino e il Ds Giaretta. Cosa si sia detto negli spogliatoi deve rimanere lì dentro, nulla trapela, ma è facile pensare che la dirigenza chieda grinta ad ogni gara. Quello per cui si è arrabbiato Stramaccioni, quello su cui sta lavorando.

Strama a Parma avrà tutti a disposizione, o almeno dovrebbe essere così: Heurtaux sta guarendo completamente dal torcicollo, per cui la difesa tornerà quella tipo con il francese, Danilo e Piris. In mezzo Widmer, Kone, Guilherme, Allan e uno tra Silva e Pasquale con quest'ultimo che sta scalando posizioni nel ballottaggio settimanale. In avanti Thereau e Di Natale. Supposizioni di metà settimana: oggi con la doppia seduta e domani le ultime risposte, poi si va a Parma per la rifinitura. Ma non chiamatelo ritiro, sarebbe davvero troppo per una squadra in linea con le ambizioni iniziali.

"©Mondoudinese

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