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Udinese, ora l’anticorruzione indaga sullo stadio

L'Anticorruzione mette "sotto indagine" la cittadella dello sport

Redazione

Stadio Friuli, ennesimo capitolo di una querelle che dal nome dell'impianto fino ad altre questioni sta gettando ombre sul progetto voluto fortemente da Paròn Pozzo che ha trovato nella passata giunta comunale una spalla fondamentale per riuscire nell'intento. Oggi però un nuovo grattacapo, e non da poco, si aggiunge. Come riporta il Messaggero Veneto, venuto a conoscenza dei fatti, l'autorità nazionale anticorruzione ha avviato un'indagine per fare luce sul progetto che prevede un ulteriore sviluppo dell'impianto di piazzale Argentina, destinato a trasformasi in una cittadella dello sport e del tempo libero di oltre 18 mila metri quadrati di superficie. Un asilo, attività commerciali e il vecchio progetto mai decollato del Museo dello Sport friulano tra le varie iniziative per completare l'impianto e la valorizzazione dell'intera area divenuta negli anni uno dei poli cittadini più importanti, vista la vicinanza col parco più grande e importante della città e del centro commerciale adiacente, tra i più grandi dell'area.

Insomma una vera e propria area di svago se così si può chiamare, con l'Università a due passi e un quartiere, quello dei Rizzi, che si amplia a dismisura con prezzi che in questi ultimi anni sono lievitati viste le infrastrutture vicine.

Come riporta il quotidiano però, tutto è stato momentaneamente sospeso in attesa che l'Anac completi le sue verifiche. A Palazzo D'Aronco le bocche restano cucite, il sindaco Pietro Fontanini e il vicesindaco Loris Michelini si limitano a confermare che l'Autorità anticorruzione ha avviato un'indagine così come il consigliere Giovanni Govetto, presidente della commissione Territorio e ambiente, che proprio oggi si riunirà, su richiesta dell'opposizione, per discutere della convenzione sottoscritta con l'Udinese alla quale ha fatto seguito l'istruttoria di giunta.

L'Anac intende valutare l'incidenza delle novità introdotte dalla nuova convenzione sottoscritta dal Comune e dall'Udinese dopo quella che ha portato alla cessione del diritto di superficie dell'impianto per 99 anni.

Per ora va sottolineato che l'Anac si è limitato a chiedere tutta la documentazione relativa al progetto. Il che non significa che ci saranno sviluppi, ma che si vuole far luce su tutti i progetti in essere. Nel mezzo la battaglia politica: sempre come ricorda il Messaggero Veneto, il via libera alla convenzione dello stadio 2.0 fu di fatto l'ultimo atto dell'ex sindaco Furio Honsell  non senza polemiche con l'opposizione che abbandonò l'aula. Oggi ai vertici della città c'è quella che allora era l'opposizione, che spesso si era trovata critica su alcune parti del progetto. Il dialogo è sempre proseguito, ma dopo l'intervento dell'Anac, è stato al momento sospeso. Saranno gli sviluppi delle indagini a dare risposte.

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