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Udinese, tra ottimismo e realismo

L'Udinese riprende la corsa salvezza dal Napoli, un ostacolo difficile, ma non impossibile. Serve invertire da subito alcuni dati, ma serve soprattutto equilibrio, e De Canio in questo senso è una garanzia

Monica Valendino

L'ottimismo che ha portato col suo arrivo Gigi De Canio è un ottimo punto di partenza per cercare di raggiungere la salvezza, ma non deve far dimenticare i problemi (tanti) lasciati dalla passata gestione.

Innanzi tutto c'è da invertire la rotta immediatamente per quanto riguarda il ritorno: i sette punti conquistati sono troppo pochi, gli stessi presi dal Palermo e uno in più dell'Empoli. Con questo ruolino non ci si salva, serve aprire il paracadute.

Il Napoli non sarà una gara decisiva, ma iniziare a pensare di ribaltare la situazione contro una cosiddetta grande può aiutare a ritrovare anche quella fiducia che sembra essere venuta meno. Perché uno dei mali emersi quest'anno è che l'Udinese non ha praticamente mai più vinto con le grandi dopo exploit di Torino con la Juve: tre punti, quelli che oggi pesano come un macigno sulla classifica.

Sempre nel ritorno le dirette concorrenti, per far capire come corrono, hanno ottenuto rispettivamente 9 punti (Samp e Atalanta), 12 il Frosinone e addirittura 14 il Carpi. Tranne i ciociari sono avversari tutti da incrociare, per cui non si può né sperare in rallentamenti improvvisi, né che sia una passeggiata affrontarle.

Poi ci sono i numeri dell'attacco da migliorare e per questo De Canio sta premendo molto sulla fase offensiva. 26 gol fatti, solo 8 nel ritorno. Thereau e Zapata ancora non sono a doppia cifra, ma comunque stanno dando segnali confortanti in queste prime tre settimane di gestione del tecnico lucano. Ma servirà che anche i centrocampisti trovino la via della rete.

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Ma servirà soprattutto equilibrio: De Canio è la migliore garanzia per questo, perché sarebbe un guaio ulteriore cadere nel nervosismo. La salvezza non passa per il Napoli né che si vinca né che si perda. Serve equilibrio nel saper affrontare la partita, senza troppe tensioni, come accaduto in passato, serve equilibrio nel gestire il risultato. Serve equilibrio nel sapere gestire l'aspetto nervoso che a causa di una condizione precaria ereditata da Colantuono potrebbe far cadere qualcuno in trappola.

 

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