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Udinese,scacciata la paura, ora voltare pagina

Missione compiuta, salvezza raggiunta con una giornata di anticipo al termine di una stagione sofferta e complicata, ora serve un rinnovamento e riflettere sugli errori commessi

Massimo Liva

Missione compiuta! Salvezza raggiunta grazie a demeriti altrui più che a meriti dei bianconeri, ma poco importa o almeno non è questo il momento dei processi o dei bilanci. Mai come in questi giorni si è toccata con mano tra i tifosi friulani la paura di una retrocessione in serie B, la tensione era nell’aria e la squadra contro l’Atalanta ne ha chiaramente risentito.

Udinese paralizzata dalla tensione, incapace di divertire e divertirsi, gambe pesanti, testa poco lucida, tutto a causa dell’incubo serie B piombato sul Friuli dopo la sciagurata sconfitta casalinga contro il Torino di Ventura. Contro i bergamaschi abbiamo vissuto un pomeriggio in apnea, l’Udinese ha cominciato la gara timorosa e poco reattiva, mentre l’Atalanta più rilassata e libera mentalmente pensava più che altro a chiudere in modo dignitoso la propria stagione senz’altro positiva, davanti ai propri tifosi.

Il vantaggio bianconero realizzato da Zapata aveva forse illuso un pò tutti, poi l’ennesima ingenuità stagionale di Danilo con conseguente rigore messo a segno dall’applauditissimo Bellini, ha riportato il match sulle frequenze iniziali. Nessuna delle due compagini aveva voglia di correre dei rischi inutili, considerando anche il risultato del Carpi contro la Lazio che metteva i bianconeri di De Canio al riparo da brutte sorprese. Secondo tempo disputato da Atalanta e Udinese solo per le statistiche, ripresa noiosa, da sbadigli con un orecchio rivolto alla radiolina.

Udinese salva, giocatori e tecnico sotto la curva a festeggiare una salvezza sofferta ma raggiunta fortunatamente con una giornata di anticipo.

Ora è il momento di chiudere la stagione con una prestazione da vera Udinese contro un Carpi disperato, ma ancora in corsa per non retrocedere che verrà in Friuli a giocarsi le ultime chances per rimanere nella massima serie. L’ultima giornata sarà l’occasione giusta per applaudire l’Udinese e per celebrare soprattutto Totò Di Natale che concluderà la sua esperienza a Udine dopo anni di record e successi. Arrivare a questa importante serata con una salvezza ancora in bilico sarebbe stato un vero peccato, arrivarci spensierati dopo una stagione cosi complicata è già un passo in avanti.

E’ evidente che in questo campionato che sta per concludersi siano stati commessi degli errori da parte di tutti, la società sarà sicuramente a conoscenza di ciò che va migliorato e che questa esperienza debba servire di lezione per non rivivere più un finale di stagione cosi sofferto.

La sensazione è che sia fondamentale in casa Udinese un rinnovamento generale, qualche giocatore della rosa sembra davvero arrivato al capolinea con la maglia bianconera, sicuramente verranno fatte delle riflessioni da parte di chi di dovere per rinnovare e ringiovanire una squadra arrivata a questo punto della stagione mentalmente sfinita e con poca benzina nelle gambe.

Una eventuale retrocessione sarebbe stata un peccato mortale, considerando tutti gli sforzi fatti dalla società bianconera per realizzare uno stadio gioiello, ammirato e invidiato da molti.

Tra i pochi aspetti positivi stagionali c’è sicuramente l’affetto sempre più tangibile ed evidente da parte dei tifosi friulani, in particolare dalla spettacolare Curva Nord che non ha mai smesso, in questo campionato più che mai, di incitare e sostenere la squadra. I tifosi vanno ringraziati, soprattutto dopo una stagione simile, sofferta e avara di soddisfazioni che ha fatto però capire ancora di più quanto la gente friulana ami questa maglia. Questa gente merita di tornare a divertirsi, merita soddisfazioni importanti, ce lo meritiamo un pò tutti a dire il vero, affinché l’incubo B resti solo un amaro ricordo.

Mister De Canio appena arrivato a Udine qualche mese fa disse: " Voglio restituire l'Udinese ai friulani". Missione compiuta.

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