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Zola, Pozzo, l’amore finito e il presente

La Gazzetta dello Sport racconta il breve amore (un anno e mezzo) tra Pozzo e Zola ai tempi del Watford. Faceva il pendolare. Sveglia alle 5.30, treno alle 6.30. Un tragitto lungo. Dal Kent a Watford. Gianfranco Zola lo ha fatto per un anno e...

Monica Valendino

La Gazzetta dello Sport racconta il breve amore (un anno e mezzo) tra Pozzo e Zola ai tempi del Watford. Faceva il pendolare. Sveglia alle 5.30, treno alle 6.30. Un tragitto lungo. Dal Kent a Watford. Gianfranco Zola lo ha fatto per un anno e mezzo. Il primo col sorriso sulle labbra, il secondo col mal di pancia. Perché poi è finita male, nel senso che Sir Zola, da signore quale è, ha tolto il disturbo e la famiglia Pozzo lo ha ringraziato. Oggi si ritrovano: Magic Box e Gino in una sfida che per il Cagliari (in attesa della risposta di Gilardino, martedì) è vitale, per l’Udinese (che punta il croato Perica e Quagliarella) di Stramaccioni pure. Gianfranco è sulla panchina rossoblù, dove poteva starci proprio Strama, alternativa a Zeman nell’estate dell’avvento di Giulini e del clan dell’Inter morattiana. «Vado a Udine per giocare una gran partita, non penso al Watford o ad altro. Anche se quella inglese rimane un’esperienza importante e bella. Peccato sia finita male. Ma ne sono uscito cresciuto». «E’ il miglior allenatore che ho avuto», ha detto in settimana l’attaccante spagnolo Geijo allenato da Magic Box in Championship. 

OBIETTIVO FALLITO Zola arrivò al Watford chiamato dal manager Gianluca Nani (ora in cerca di un club) e accompagnato dal fido Dodo Sormani (che ha risollevato il Sud Tirol). Il primo anno fece un lavorone, perdendo la promozione diretta all’ultima giornata, senza i due portieri, Almunia e Bond. Fini 2-1 per il Leeds (ora di Cellino) e per il Watford furono playoff. Il sogno svanì in finale col Crystal Palace ai supplementari (colpa di un rigore provocato da Cassetti). Niente Premier League. Ma la felicità di aver lanciato il talento Vydra (22 gol), e rilanciato Forestieri e Abdi. Zola fu confermato con l’obbligo di riprovarci. Gino Pozzo si era stabilito a Londra e per la famiglia che ha il club caro a Elton John la Premier è l’obiettivo numero uno. Anno nuovo, Zola non ha più Vydra, il talento Chalobah e Abdi si rompe. Si rompe anche il giocattolo. Lui va via, e i tormenti del Watford continuano (...)

Oggi si incontrano da avversari: nessun sentimentalismo, nemmeno ripensamenti da parte di Pozzo che pare l'anno scorso abbia pensato anche a Zola per il dopo Guidolin. Il presente è Udinese-Cagliari, strafaccio-Zola.

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