L'an alesi del Corsport sulla sfida tra Verona e Udinese:
udinese
Corsport: Al Bentegodi poche emozioni e un pari che va bene a entrambi
Juric e Tudor evitano danni Lasagna sciupa tutto, il guizzo di Stepinski finisce sulla traversa
C'è un dato che conforta Igor Tudor, in mezzo al secondo tempo da mal di testa che gli procura il Verona: per la prima volta nel 2019 l'Udinese non prende gol in trasferta. Il fischio finale è accolto con tutto il sollievo del caso. Una traversa dell'Hellas, brividi assortiti e il pareggio diventa oro colato. Mentre il duello croato, a distanza («Tudor per me è un fratello», dice Juric a fine partita) è un carico di rimpianti per chi come il Verona sta costruendosi un futuro. Il resto lo fa una serata in cui i due punteri lasciano prima del tempo, ma non ci si annoia affatto nello 0-0 che è un verdetto generoso per i friulani.
LASAGNA SCIAGURATO. Da Spalato alla serie A, due universi paralleli e una salvezza da tenere cara. Juric e Tudor hanno bene in testa che il loro calcio sbarazzino deve inglobare il compito di interrompere il filotto di sconfitte. L'Hellas quindi rinuncia in partenza a Stepinski per dare continuità a Di Carmine: alla mezzora la rotazione è imposta dai problemi che l'attaccante - dopo un colpo involontario di Troost-Ekong - rimedia alla testa. Non che Tudor se la passi meglio, quando a metà del secondo tempo deve togliere Lasagna che ha qualche problema. A quel punto il bomber dell'Udinese ha già sciaguratamente mancato un facile 1-0. Ma poi all'allenatore tocca aprire l'ombrello, perchè il Verona si affida soprattutto ai nuovi entrati per sbarcare il lunario: traversa di Stepinski dopo il tocco prodigioso di Musso, Amrabat è una furia, a destra imperversa anche Rrahmani. L'aria di fine estate che permea Verona rende prioritario il risultato, ma non ingrassa la classifica.
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