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Corsport: Il Bologna dura meno di un’ora

Il Corriere dello Sport punta l’indice sulla crisi del Bologna più che sulla rinascita dell’Udinese. L’Udinese sbanca il Dall’Ara, Colantuono respira; quinta sconfitta in sei giornate per Rossi, che comunque resta al suo posto....

Monica Valendino

Il Corriere dello Sport punta l'indice sulla crisi del Bologna più che sulla rinascita dell'Udinese.

L’Udinese sbanca il Dall’Ara, Colantuono respira; quinta sconfitta in sei giornate per Rossi, che comunque resta al suo posto. E’ un campionato in cui, più di altre recenti stagioni, si vive di piccole certezze: il Bologna ne ha meno dell’Udinese. 

LE MOSSE. Con due mosse nella ripresa (cambio di modulo, passaggio dal 4-3-1-2 al 3-5-1-1 e inserimento del debuttante Lodi in cabina di regia) Colantuono ribalta la partita. Rossi, assiste alla progressiva implosione della propria squadra. Succede questo: dopo meno di un’ora il Bologna sparisce dalla scena, roba da far invidia a David Copperfield, l’illusionista che qualche anno fa era fidanzato con Claudia Schiffer (la sua magia più riuscita). Pluff, sparisce, e lascia il campo libero agli avversari: sembra un brutto incantesimo, è la realtà di questo mese di campionato. Fate partire una raccomandata, qualcuno avvisi il Bologna che si gioca anche il secondo tempo, così almeno è previsto dal regolamento. Su nove gol, i rossoblù ne hanno beccati sette nella ripresa: non è un caso. La squadra cala fisicamente, non ha più benzina, arranca e si consegna al destino cinico e baro, come da catalogo. Escluso il debutto con la Lazio, è una tendenza che preoccupa. E non poco. La rivoluzione francese - con il gol del momentaneo vantaggio di Mounier - si rivela un fuoco di paglia e davanti al Bologna si svela un orizzonte - la possibilità di arpionare la seconda vittoria stagionale - che viene oscurato dall’Udinese. A tal proposito: i friulani vantano la più alta percentuale di gol segnati nel secondo tempo: l’83% (cinque su sei totali). 

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