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Corsport: Sampdoria e Udinese hanno duellato con la spada.

Così Sampdoria e Udinese hanno duellato con la spada. Ogni squillo produceva un lampo all’ennesima potenza, il primo tempo si portava negli spogliatoi un gol annullato all’Udinese

Redazione

Il commento del Corsport alla vittoria della Samp sull'Udinese.

Si sono divertiti i ventimila del Ferraris, comunque sia andata i due tecnici si meritano una menzione: volevano entrambi chiudere la corsa con le braccia alzate sul traguardo, partita d’assalto perché tr e punti di questi tempi sono merce apprezzata per la classifica. Così Sampdoria e Udinese hanno duellato con la spada. Ogni squillo produceva un lampo all’ennesima potenza, il primo tempo si portava negli spogliatoi un gol annullato all’Udinese (Nestorovski era oltre Colley sul colpo di testa vincente dopo un paio di minuti. E Pairetto ringrazi il Var), il palo di Ramirez all’undicesimo con una pregevole girata aerea, la stoccata di De Paul dai 20 metri e il riflesso gigantesco di Musso per anestetizzare la giocata di biliardo ideata da Gabbiadini. Più ovviamente l’omaggio di due gol, diversi ma unici per potenza e qualità.  

 

dopo 910 giorni. E’ l’Udinese che passa sulla corsia di sorpasso quando Nestorovski arpiona la sfera controllata con troppa incertezza da Bertolacci, poi è un’autostrada senza ostacoli fino al limite dell’area: cerca e trova l’angolino, Colley forse sfiora col corpo ma la sostanza resta quella. Mezzo punto in più per Nestorovski in pagella tornato al gol in Serie A dopo un digiuno di 910 giorni (la sua ultima rete risaliva a maggio 2017 con il Palermo contro l'Empoli).  

L’Udinese non si specchia sulla bellezza di questo tesoretto, non sono i friulani a fare un passo indietro ma è la Sampdoria che ne fa cento in avanti. Jankto sulla sinistra è un bel vedere mentre Gabbiadini diventa il pericolo numero per Musso e soci. E la fortuna non bacia Ranieri che rimodella lo scacchiere dopo gli infortuni di Depaoli e Bertolacci: gli ingressi di Thorsby e Linetty garantiranno però maggiore equilibro ad una manovra doriana scoppiettante nei minuti finali della frazione. La pennellata di Manolo Gabbiadini è la logica e giusta conseguenza dell’assalto, il numero 23 la piazza lì dove osano i fenomeni. Se facciamo un paragone con Sua Maestà Zico vi raccontiamo solo la verità. A proposito, finalmente la Sampdoria segna nel primo tempo: l’ultima volta lo scorso maggio a Parma, più o meno 200 giorni fa.  

 

Ranieri osa. La ripresa? Ci crede di più la squadra di Ranieri, attenzione perché l’Udinese non si limita all’ordinaria amministrazione ma il cuore della Samp batte ad un’altra velocità. L’espulsione di Jajalo dopo pochissimi minuti è un macigno pesantissimo sui progetti offensivi, la capacità dei blucerchiati è quella di non smettere mai di mordere sulle corsie laterali. E quando Troost–Ekong aggancia in piena area un Quagliarella assai generoso, la dritta (giusta) del Var porta la Sampdoria in paradiso dalla porta principale: il penalty di Ramirez è una sentenza senza appello, quarto risultato utile consecutivo e otto punti in tasca. Anche questo è un calcio alla scaramanzia.  (...)

 

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