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Gazzetta- De Paul – Dybala, carissimi nemici

Questo Juve-Udinese è cosa loro, affare da dieci bianchi e neri: uno ha confermato in Champions di essere il più in forma della compagnia con tanto di potere ricostituente su CR7, l’altro deve tapparsi le orecchie per non sentire le troppe...

Redazione

Il pezzo dedicato dalla Gazzetta dello Sport alla sfida nella sfida tra De Paul e Dybala.

La neve imbianca lo Stadium, il gelo punge le ossa: a occhio, a Torino c’è qualche grado in meno dei Caraibi. A luglio i due amiconi se la spassavano in quel paradiso tra mate, tuffi e selfie: ci sono posti peggiori dove fare le vacanze delle isole Turks and Caicos. Domani nel freddo dell’Allianz, invece, Paulo Dybala e Rodrigo De Paul torneranno a essere soltanto avversari. Pazienza se in Albiceleste hanno stretto un legame simbiotico. Questo Juve-Udinese è cosa loro, affare da dieci bianchi e neri: uno ha confermato in Champions di essere il più in forma della compagnia con tanto di potere ricostituente su CR7, l’altro deve tapparsi le orecchie per non sentire le troppe sirene di mercato e concentrarsi su una salvezza complicata.

Fattore D

Il fattore D, Dybala-De Paul, interessa parecchio un terzo allenatore oltre a Sarri e Gotti: Lionel Scaloni osserverà questo testacoda dall’altro lato del mondo. Il c.t. dell’Argentina ha chiamato per la prima volta il friulano l’anno scorso e gli ha dato subito fiducia, mentre continua a sbandierare grandi progetti per lo juventino: i due amici, comunque, lavorano alla corte di Messi. Hanno il compito di servire e riverire la Pulce, in attesa che sorga un nuovo regno. A volte vengono considerati alternativi perché potrebbero calpestare le stesse zolle, a volte invece giocano insieme cercando di trovare un’intesa negli ultimi trenta metri. Del resto sono dieci diversi: più fisico e razionale l’uno, più esile e creativo l’altro. E poi De Paul in Albiceleste agisce spesso qualche metro indietro, mezzala con licenza di inserimento. Il legame fuori del campo, invece, non ha bisogno di essere cementato ancora. De Paul ha conosciuto il futuro amico quando la Joya era al Palermo e lui stentava a mettere radici a Valencia: rimase incantato nel vedere quel mancino. Adesso, se lo intervistano sull’argomento, è tutto un elogio: «Dybala non si discute, si ama!», ha detto recentemente De Paul. Non gli piacerà però sapere che l’Udinese ispira particolarmente lo juventino: Dybala in A ha segnato 7 gol e regalato 6 assist coi friulani. Al contrario, l’unico di questa Udinese ad aver già fatto male alla Signora non è De Paul, ma Lasagna.

Galeotta fu la Coppa

Nei ritiri dell’Argentina si fanno esperienze curiose: un mese fa Paulo e Rodrigo hanno visto da vicino la modesta dimora dello sceicco Turki Al-Sheikh. In Arabia, dopo una amichevole contro il Brasile, erano tra i pochi eletti ad accompagnare Messi nella visita. Prima ancora, galeotta fu la Coppa America ‘19 in cui De Paul si è pure ritagliato più spazio del compagno più blasonato. Centrato il terzo posto nella competizione, le due D hanno volato insieme fino ai Caraibi, trascinandosi dietro un terzo cavaliere, Leandro Paredes. Nelle Turks and Caicos anche Oriana Sabatini, la lady Dybala, e Cami Homs, moglie di De Paul altrettanto attiva su Instagram, hanno poi scoperto di aver parecchio cose in comune. Oltre a sorseggiare il mate, religione argentina, i due dieci amano anche sfidarsi al “truco”, gioco di carte che fa impazzire gli argentini, lascito delle migliaia di braccianti che fra Otto e Novecento s’imbarcavano verso il Sudamerica. Non ci fossero altri impegni domani a Torino, Dybala e De Paul saprebbero come ammazzare il tempo. E, forse, pure il freddo.

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