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Gazzetta: E Tudor punta tutto su Jajalo

Entrambi contro la Fiorentina i due gol in Serie A del croato Il tecnico: meglio giocare la sera

Redazione

La presentazione della Gazzetta sull'Udinese che giocherà a Firenze.

Due ne ha fatti... Due in serie A, entrambi alla Fiorentina. Uno in casa nel 2015, l’altro in trasferta nel 2016. Ma con la maglia del Palermo. Oggi Mato Jajalo, 31 anni, croato, finora l’acquisto più azzeccato dell’Udinese torna a Firenze a guidare il centrocampo di una squadra, quella bianconera di Igor Tudor, che non si può proprio definire una cooperativa del gol. Finora solo tre reti in sei partite, una al Milan all’esordio (prima vittoria) firmata dal difensore brasiliano Becao ora infortunato, uno nella sfortunata gara col Parma (1-3), segnato da Kevin Lasagna e l’ultimo domenica scorsa nella buona esibizione col Bologna (1-0) realizzato da Stefano Okaka. Non ci vuol molto a capire che l’attacco dell’Udinese, a secco contro Inter, Brescia e Verona (un solo punto col Verona in queste tre gare) è il peggiore del campionato. Mentre quello viola (11 bersagli) spara a raffica. Peraltro nelle ultime 11 sfide tra Fiorentina e Udinese i Viola hanno sempre segnato (22 volte). E i bianconeri al Franchi hanno vinto solo 5 volte.

Ritorno

Per dare continuità ai risultati, pareggio a Verona e vittoria in casa col Bologna, che hanno riassestato la classifica è rinforzato la sua panchina, Igor Tudor conta molto sul ritorno di Rodrigo De Paul, assente da tre giornate per la squalifica (pesante) subita dopo l’espulsione a San Siro con l’Inter (fallo di reazione su Candreva che lo aveva provocato). Il idea è l’elemento di maggior qualità del gruppo e in queste partite la sua assenza si è sentita. È probabile che il tecnico croato lo inserisca da mezzala, ma a sostegno dell’imprescindibile Okaka e di Lasagna che sembra recuperato da qualche acciacco settimanale. «Rodrigo ci sarà, finora in concreto ha giocato solo una partita» (quella persa col Parma) ha detto ieri Tudor nel presentare una partita che lui non avrebbe voluto giocare alle 12.30. «L’orario migliore per giocare, ormai, è dalle 18 in avanti».

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