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Gazzetta: Udine, serata di lacrime. Addio a Carpi e Di Natale

Il Palermo batte il Verona, emiliani retrocessi nonostante le due reti di Verdi. Ultima in bianconero per il capitano, in gol su rigore

Redazione

Anche sulla Gazzetta l'attenzione è centrata sull'addio di Di Natale.

È stata qui la festa. Però una sola, quella già sicura prima che si iniziasse. Dunque Re Totò, alla partita numero 445 con l’Udinese, ha riconsegnato la corona alla sua gente, e chissà quando Udine amerà di nuovo uno come Di Natale, e quanto ha amato lui. Dunque il Carpi ha restituito il biglietto per il teatro di gala dopo aver ballato per un solo anno, e ieri sera una volta di più gli è venuto amarissimo chiedersi quando ci tornerà, per quanto è stato vicino, ma davvero vicino, al miracolo: tenersi una Serie A che alla fine avrebbe anche meritato, se non si fosse suicidato domenica scorsa.

(...)n Così, una vittoria agevolata anche dall’espulsione di Thereau (chissà cosa avrà detto a Mazzoleni) alla fine ha fatto solo da contorno all’apoteosi di Di Natale. Un film dal copione già scritto, compreso l’omaggio di tutti gli attori in campo, dal rigore generosissimo (contatto Porcari-Widmer) fischiato da Mazzoleni un minuto dopo l’ingresso in campo di Totò al «non tuffo» di Colombi sul suo tiro dal dischetto: gol numero 209 in Serie A. Da quel momento è cominciata davvero la festa: una notte di (video)saluti (Spalletti, Guidolin, Buffon, Totti, la moglie Ilenia, Alexis Sanchez), striscioni, ricordi, abbracci, applausi anche per Pasquale e Domizzi, al giro d’onore per la loro storia bianconera. 

 

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