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Gazzetta: Udinese che sberla!

Troppa differenza tra tedeschi e friulani: il test dura solo un tempo. Esordio per Nestorovski Alla Sardegna Arena finisce 1-1. La squadra di Bielsa recupera lo svantaggio su rigore. Nel finale espulsione evitabile di Phillips

Redazione

Il commento di Gazzetta sulla gara dell'Udinese.

L’Udinese indossa i panni dello sparring partner e rimedia una brutta figura contro il Dortmund. Sarà anche calcio d’estate, ma la differenza che si è vista in campo tra i bianconeri e la seconda forza della Bundesliga è stata abissale. Basta leggere i numeri alla fine dei primi 45’ per inquadrare la partita: quattro gol a zero, dieci tiri verso la porta per i tedeschi contro i due dei bianconeri che non impegnano mai Burki. Non sappiamo nemmeno quanto possa essere stata allenante una partita così non solo per l’Udinese ma anche per il Borussia che tra una settimana sfiderà il Bayern Monaco nella Supercoppa tedesca.

Modulo indigesto

La squadra di Favre è più avanti nella preparazione, ma non basta la differenza di gamba per giustificare la prestazione dell’Udinese che pare non digerire il nuovo modulo proposto da Tudor. Nel 3-4-2-1 Barak e Balic sono spaesati nel ruolo di trequartista, idem Lasagna, troppo isolato là davanti. E Pussetto piazzato a sinistra a tutta fascia è un pesce fuor d’acqua. Quando si fa male Barak, entra Ter Avest a destra e Larsen si sposta a sinistra: così l’argentino va a fare coppia in attacco con Lasagna e Tudor ridisegna la squadra con il 3-5-2 della passata stagione.

Qualche timido segnale di risveglio c’è, l’Udinese a inizio ripresa riesce a costruire un’azione degna di questo nome, ma la mira di Lasagna sul cross di Larsen è imprecisa.

Erroracci

La partita e la prestazione erano già state compromesse nel primo tempo. Inspiegabili alcuni errori commessi dai bianconeri. Larsen in area serve Becao a terra, il brasiliano cicca il rinvio e Hazard mette dentro. Siamo al 6’ e un giro di lancette prima Musso era stato già chiamato in causa da Gotze che fa centro al 18’ dal dischetto dopo che Pussetto ha trattenuto in area Sancho. È un monologo tedesco. Weigl che con un destro chirurgico firma il 3-0. Il poker arriva al 44’: stavolta l’errore è di Jajalo il cui retropassaggio si trasforma in un assist d’oro per Brandt. (...)

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