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IL FATTO QUOTIDIANO: “UdineseTv inventa la criptocronaca”

Il quotidiano italiano di Antonio Padellaro dedica un articolo alla Tv bianconera

Redazione

"UdineseTv e alla partita non ci pensi più. Addio Elio Corno e Tiziano Crudeli, tutti occhi strabuzzati, urla e grida da curva sud, a farci capire che il Milan o l’Inter hanno segnato. Qui siamo dalle parti dell’ “immaginazione al potere”. Da oggi a raccontarci le partite, senza che il proscenio si distingua da un televendita di rubini e lapislazzuli, basta sintonizzarsi, anche in streaming, su UdineseTv. Novanta minuti di mezze parole, bocche aperte, suoni incomprensibili ma prolungati, affermazioni tautologiche al cui cospetto La Palisse cadrebbe fulminato da cavallo. La ricetta è sempre la solita: un conduttore, diversi commentatori attorno, una valletta che legge gli sms da casa, un tizio che si collega dallo stadio.

Tutti perennemente con lo sguardo rivolto verso lo schermo in basso dove si condivide la preziosa diretta della partita. Il match è mio e me lo guardo io. Spettatore accattone, che nemmeno vuoi acquistare il pacchetto Sky o l’armata brancaleone di Dazn, arrangiati. Così il match Juventus-Udinese rimane un mistero della fede. Bianconera. Zona Friuli. Split screen con lo schermo diviso in tre come negli anni Settanta. Il conduttore totale si chiama Massimo Campazzo. La spalla spiritosa alla Pecci è Marco Tavian. Il senatore anziano è l’ex arbitro Carlo Longhi. Ancora a fianco c’è Gianluca, che di cognome fa X, perché in novanta minuti mai un sottopancia, mai una presentazione, mai un riferirsi per cognome. Certo, lo sappiamo, fa tanto anni cinquanta, ma sai che meraviglia? Tutti incravattati e ingiacchettati come in ufficio. Tutti puntualmente con gli occhi bassi a guardare la partita. E vuoi mai che ogni tanto giunga un’agognata descrizione di un’azione, di una tattica, di un metodo di gioco? No.

Campazzo&Co. la partita se la guardano loro e non ti fanno sapere nulla. Conduttore: “Grande Musso”. Sette otto secondi di silenzio. Tavian: “Grandissimo”. Altri cinque secondi di silenzio. Conduttore: “Dopo Handanovic è il miglior portiere della Serie A”. Altra azione. Si presume con protagonista l’attacco della Juventus. Conduttore: “Butta fuoriii”. Tavian: “Bravo”. Gianluca: “La tocchi…”. Tavian: “Lui la tocca… vai e fai fallo, tu”. Conduttore: “Ronaldo arriva… la spazzi via”. Altra azione. Questa volta siamo attorno alla nebulosa di Andromeda. Conduttore: “Perde pallaaaa”. Tavian: “Aaaaaaahhhhh”. Conduttore: “Si però non si può perdere la palla così”. E l’ex arbitro Longhi? Sonnecchia. A lui spesso capita di citare “Ogaga”. Che è poi Okaka. Ma non c’è daspo per razzismo. Solo genuina romanità. E poi i tormentoni.

Tavian ne è maestro. Si accaparra subito al primo minuto quello del “ma come si fa a non far giocare assieme quei tre lì. Ronaldo, Higuain e Dybala: ditemelo voi?”. L’importante però è non spiegarci cosa accade in campo. Come si muovono i tre? Chi passa la palla a chi? Chi si sposta e dove? Macché. Basta il mantra. “Ma come si fa a non far giocare assieme quei tre lì? Ronaldo, Higuain e Dybala (variante) è pazzesco”. Campazzo e Tavian provano anche il duetto comico, un po’ come in Qui Studio a Voi Stadio. Ma nessuno dei due vuole fare la vittima dello scherzo e ne esce una roba che nemmeno tra due bisonti maschi in amore. Campazzo: “Ecco Higuain che festeggia il gol. Ora ecco Georgina che saluta Cristiano Ronaldo con il pollice all’insù”. Tavian: “Ma che fai confondi Georgina con Higuain? Vista la tua età…”. E l’altro: “Viste le tue diottrie”. Secondi di gelo in studio. Subito interrotti da un intervento epocale dell’ex arbitro Longhi rivolto al monitor con la partita in diretta: “Eh daiiiiii”. Tavian però non ci sta e scomoda il mago Otelma: “Questa squadra subisce troppo la negatività”. Azione dell’Udinese (o della Juve?). Campazzo: “Traversa!”. Tavian: “Mamma mia”. Gianluca X: “Che giocata”. Gran finale: “L’ho detto fin dalle due e dieci! Ma come si fa a non far giocare assieme quei tre lì: Ronaldo, Higuain e Dybala?”."

 

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