Il punto de Il Gazzettino sull'Udinese dopo la sconfitta contro il Milan.
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Il Gazzettino: Dal Milan la lezione per piegare il Parma
Il capitano è stato il migliore in campo, imprendibile per la difesa milanista e capace di crearsi diverse palle gol, sulle quali tra sfortuna e miracoli di Donnarumma non ha trovato adeguata ricompensa.
Un risultato beffardo, maturato a pochissimi secondi dalla fine. Il tiro e gol di Rebic allo scadere è un boccone amaro, che l'Udinese fatica a digerire, consapevole di aver giocato meglio del Milan, costruendo numerose palle gol, qualcuna vanificata per demeriti propri e molte altre sventate da Donnarumma. A questo punto non rimane che ripartire dalla prestazione, sperando che l'incredibile sconfitta non la condizioni. Luca Gotti ora deve lavorare per convincere il gruppo che, ripetendo atteggiamento, acume tattico, ottima giocate individuali e corali, il campionato presenterà meno difficoltà a cominciare dalla prossima gara a Parma.
POCO CINISMOIl Milan ha vinto perché è stato più cinico; ha saputo approfittare degli errori difensivi bianconeri in occasione del temporaneo pareggio firmato da Rebic e sul gol decisivo ancora realizzato dall'attaccante croato. A parte gli errori (gli unici di una gara più che positiva) il vero rammarico dei friulani è non aver saputo ammazzare la partita malgrado le opportunità avute: tante e troppe sono state le palle gol non capitalizzate al termine di azioni di gioco di pregevole fattura, tutte innescate con cadenze elevate. Ne avrebbe beneficiato eccome il morale, oltre che la classifica che rimane sempre buona dato che nove punti dalla terz'ultima rappresentano una dote importante. Ma parlare di obiettivo salvezza nel caso dell'Udinese ci sembra ormai fuori luogo, visto che il potenziale dei bianconeri sta venendo a galla e non è certo quello dipinto in estate dai critici. (...)
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