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Il Gazzettino: De Canio vuole la rivincita

Il tecnico di nuovo in bianconero: «Ho lavorato sulla motivazione»

Redazione

Apertura sportiva de Il Gazzettino dedicata alle parole di De Canio alla vigilia della prima trasferta sul campo del Sassuolo, seduto sulla panchina dell'Udinese.

È convinto che la squadra risorgerà. Si dichiara fiducioso anche sull'esito del match odierno. In settimana ha tastato al polso di una squadra annunciata malaticcia, ma che d'improvviso è sembrata più che mai viva, decisa quanto meno a uscire indenne dal Mapei Stadium. Luigi De Canio suona la carica, ha lavorato in particolare sull'attenzione dei suoi, ben sapendo che quest'anno ha rappresentato un optional; con quindici anni di ritardo vuole togliersi le soddisfazioni che non aveva potuto ottenere, dato che l'Udinese pagò a caro prezzo la partecipazione all'Intertoto e alcuni infortuni di troppo.

«Purtroppo nell'estate del 2000 iniziammo ben presto la stagione con alcuni elementi che si erano infortunati (Muzzi e Jorgensen, ndr) nella parte conclusiva del torneo precedente e che non avevano recuperato; poi strada facendo oltre si bloccò anche Locatelli e la strada si fece in salita».

Se il passato rende un po’ di giustizia al tecnico di Matera (commise però anche lui alcuni errori), ora conta solo il presente e De Canio ha pronta la ricetta per non temere il Sassuolo. 

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