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Il Gazzettino: Pinzi: «In campo non avrò alcun amico»

Per Giampiero Pinzi Chievo-Udinese non sarà mai una partita come le altre

Redazione

Sarà l'uomo più atteso in Chievo-Udinese. Per Giampiero Pinzi non sarà una partita come le altre e lo racconta a Il Gazzettino

- Pinzi, dal suo addio all'Udinese sono passati tre mesi. Sente ancora di aver fatto la scelta giusta?

«Sì, lo sento ancora. All'Udinese si erano venute a creare delle situazioni certamente non ottimali (Pinzi partiva dietro agli altri centrocampisti, nelle gerarchie di Stefano Colantuono ndr). Allora è arrivato il Chievo, che ha una società seria e che soprattutto conoscevo già. Sapevo di essere apprezzato».

- Dopo cinque anni si trova davanti la sua ex squadra. Che sensazione proverà di fronte a tanti amici?

«Durante i 90' non ce ne sono. Domenica non avrò amici. Incontrare l'Udinese, a tre mesi dall'addio, sarà qualcosa di anomalo. Ma la posta in palio sarà troppo alta per pensarci. Al fischio d'inizio sarà battaglia. Ho sempre fatto così nella mia carriera, in partita non si deve regalare niente».

- Si aspettava, a inizio stagione, di vedere l'Udinese così invischiata nella lotta per non retrocedere?

«Non pensavo di vederla così in basso. Immaginavo, certo, che potesse essere un campionato particolare, ma non credevo di vedere l'Udinese laggiù. Non me la immaginavo nemmeno troppo in alto però».

- Ai suoi vecchi tifosi cosa vuole dire?

«Che quello che hanno fatto nei miei confronti è stato qualcosa di eccezionale, che resterà per sempre. La mia famiglia vive ancora a Udine, e i tifosi sanno che sono stati una parte importante della mia vita e che li ricorderò con grande affetto».

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