Nessun proclama, ma solo la consapevolezza quasi naturale per un potenziale campione che aUdine è di passaggio. Jankto alla Gazzetta non si nasconde.
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Jankto: Bene a Udine, ma…
Jankto sta bene all'Udinese. Per ora. poi non nasconde alla Gazzetta le sue ambizioni.
Lei è esploso nello scorso campionato: se l’aspettava?
«No. Se qualcuno in settembre mi avesse detto che avrei giocato tanto segnando 5 gol in A non ci avrei mai creduto. Con Iachini forse non ero pronto, Delneri mi ha fatto crescere”.
E ora si ritrova qui come punto di riferimento dell’Udinese.
«Alt. Il mercato è appena iniziato, non sappiamo mai cosa succede. Ma all’Udinese sto bene, ho trovato continuità. E la città è piccola, ma carina».
Che fa, pensa di andar via?
«Non ho detto questo. Sicuramente non rimarrò in Italia a vita. Voglio fare altre esperienze, l’ho sempre detto. Sono curioso e ambizioso. Ma tutti dobbiamo esserlo nella vita».
Jankto, lei cresce di continuo. Cosa le insegna Delneri?
«Tanta tattica e movimenti. Devo migliorare nei contrasti e iimparare da Hallfredsson che non ne perde uno».
Che ruolo predilige?
«Mezzala. Ma faccio pure l’esterno. Il mio pregio è la corsa e poi il movimento».
Ha fatto un gran campionato, ma le partite più belle le ha giocate contro Juve, Inter (ha pure segnato) e Milan, con le grandi, insomma.
«I gol li ho fatti anche con Pescara e Palermo . Ma non c’è dubbio che contro le grandi tutti i calciatori cercano di dare il massimo e hanno delle motivazioni maggiori».
Obiettivi per la nuova stagione?
«Potrei dire 10 gol, punto a migliorarmi. Lavoro ogni giorno con tanto impegno per questo. Il ritiro è difficile».
Obiettivi per l’Udinese?
«Possiamo arrivare più avanti in classifica. Recupereremo bene Samir e Fofana. Dobbiamo star bene fisicamente. Ma dobbiamo stare più attenti in difesa. Possiamo pensare a qualcosa in più, ma facendo meno errori. Infatti lavoriamo ancora di più sulla tattica».
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