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Messaggero: Honsell, «Nome stadio? Affare per la città»

Tema caldo sulle pagine di cronaca del Messaggero Veneto è la questione del nome dello Stadio Friuli. Intervista al sindaco Honsell che ribadisce il suo parere favorevole all’operazione. L’identità del Friuli non si difende arroccandosi...

Monica Valendino

Tema caldo sulle pagine di cronaca del Messaggero Veneto è la questione del nome dello Stadio Friuli. Intervista al sindaco Honsell che ribadisce il suo parere favorevole all'operazione.

L’identità del Friuli non si difende arroccandosi sul passato perchè questa terra «sin dai tempi di Malignani basa il proprio dna sull’innovazione e sulla capacità di arrivare prima degli altri». Il Consiglio regionale con la sua mozione «non ha capito il senso dell’affare» che «oltre a portare benefici alle casse del Comune» permetterà allo stadio di Udine «di essere il primo in Italia ad affiancare il nome dello sponsor a quello tradizionale».

Cosa risponde a chi l’accusa di svendere un’ulteriore pezzo di identità della città e del suo territorio ai Pozzo? Un’assurdità. Questa è una terra che da sempre, o almeno sin dai tempi di Malignani, ha basato la propria identità sull’abilità della propria gente nell’arrivare al traguardo un passo prima degli altri. E anche in questo caso saremo innovativi, con il primo stadio che affiancherà il nome di uno sponsor a quello storico di Friuli. Una denominazione che, tra l’altro, sono stato il primo a difendere spiegando all’Udinese, al pari della grafica del logo da cambiare perchè non rispettosa, come la cancellazione della parola Friuli non sarebbe nemmeno stata presa in considerazione.

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