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Messaggero Veneto: Badu-Zapata, l’Udinese rinasce

Apertura del Messaggero Veneto sulla vittoria dell’Udinese a Bologna. «Senza sapere quando». Di colpo. All’improvviso. Rimontando. L’Udinese piazza il colpo a Bologna, evita la quinta sconfitta di fila e di cantare anche «andata senza...

Monica Valendino

Apertura del Messaggero Veneto sulla vittoria dell'Udinese a Bologna.

«Senza sapere quando». Di colpo. All’improvviso. Rimontando. L’Udinese piazza il colpo a Bologna, evita la quinta sconfitta di fila e di cantare anche «andata senza ritorno» come nel tormentone dell’estate italiana: con quella andatura c’era il rischio di arrivare a Sanremo belli cotti, senza pure la necessità di vedere come andrà il resto del girone di ritorno. Un pericolo passato – come un testimone da staffetta – al Bologna dai Pozzo, dal progettista (della squadra) Gino e dall’armatore Gianpaolo che, non potendo cambiare i mozzi fino a gennaio, altrimenti sarebbero stati tentati di gettare a mare il timoniere Colantuono, così come pensano di fare – c’è spazio per le smenttite –, qui in Emilia con Delio Rossi (il nome di Donadoni è “caldo”), anche perchè per un tempo la nuova rotta indicata ieri dal tecnico bianconero, il 4-1-3-2 con il rombo a centro, non aveva funzionato. Si è vinto con il 3-5-2. È questo il sapore dello scontro salvezza vinto con il Bologna, il primo dopo il ko con un’altra possibile avversaria diretta, l’Empoli. Insomma, l'Udinese ha fatto vedere una volta di più che il calcio non è un teorema di matematica: cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia. (...) Prima della spaccata del 2-1 Zapata si fa male (sospetto stiramento al retto femorale destro) e l’esultanza per il gol del sorpasso resta nella gola dei bianconeri. Gli ultimi dieci minuti, recupero compreso, in dieci contro undici sono di pura sofferenza. Una sofferenza che vale tre punti e tanta, tanta tranquillità. 

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