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Messaggero Veneto: Dai Udinese, non è l’ora di fermarsi

Dopo i tre punti salutari col Bologna c'è la trasferta di Firenze Torna De Paul, dovrebbe fare il trequartista come con l'Inter

Redazione

L'analisi del Messaggero Veneto sulla gara che attende l'Udinese a Firenze.

Firenze, stazione di Firenze. Sembra essere passato un secolo, è successo tre settimane fa: l'Udinese gioca a San Siro, passa mezz'ora in trincea, mette la testa fuori ma poi paga la pazzia di De Paul. Da allora Tudor ha fatto a meno di Don Rodrigo per affrontare Brescia, Verona e Bologna, ha segnato con il contagocce, ha inghiottito il boccone amaro della sconfitta cone le Rondinelle, ma poi è riuscito a strappare 4 punti su 6 grazie a un solo gol, quello delle scorsa domenica, firmato da Okaka. Così è rimasto in linea di galleggiamento e a prescindere dalla tarsferta di oggi al Franchi resterà sopra Samp, Genoa e Spal (ieri impegnati negli anticipi della serie A) in una graduatoria a dir poco compressa e tutt'altro che delineata. Succede nei primi turni, soprattutto se le neopromosse piazzano qualche zampata, se squadre come il Cagliari accarezzano la scia delle grandi.MotivazioniEcco, l'Udinese dovrebbe cercare di muovere la classifica, come si dice in gergo quando si chiede almeno un pareggio, una sorta di miraggio se si leggono i precedenti dell'Udinese in casa dei Viola. Il giorno del gol di Quagliarella sotto la Fiesole indicando il nome sulle spalle (era un ex incompreso, visti i trascorsi quando i viola precipitarono in C2)sono lontani: da allora solo sconfitte. Anche nell'era Guidolin, quella delle cavalcate Champions. In questo caso sono davvero passati "secoli calcistici" da quelle sfide. Un'altra Udinese, un'altra Fiorentina. Che ha salutato i Della Valle abbracciando il paisà Rocco Commisso, "traghettato" dal dt Daniele Pradé, ritornato a Firenze da Udine per pilotare con i suoi consigli tecnici il nuovo corso viola, in orbita dopo una falsa partenza. L'emblema? Ribery (...)

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