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Messaggero veneto: Dal tridente di Zac al flop di Strama Parma per l’Udinese non è mai stata banale

Nel '97 la prima volta dall'inizio di Poggi, Bierhoff e Amoroso Nel 2015 il gol beffa di Varela coi ducali già falliti e retrocessi

Redazione

L'apertura del Messaggero Veneto dedicata alla sfida tra Parma e Udinese.

Quando l'Udinese ha vinto a Parma (ci siamo focalizzati sulle ultime dieci trasferte) lo ha fatto in maniera brillante e a confezionare i successi sono arrivate altrettante doppiette. L'ultima è stata quella di Luis Muriel, il 14 aprile del 2013 (0-3 il finale), la prima era stata quella di Vitor Barreto ed è datata 27 novembre 2005 (1-2 al fischio finale). L'anno successivo fu il turno di Vincenzo Iaquinta che il 15 ottobre 2006 si unì alla rete iniziale di Muntari per firmare il 3-0 finale dedicato a mister Galeone che in quel pomeriggio fu colto da malore durante la gara al punto da essere costretto ad abbandonare la panchina.Messa giù così la storia potrebbe far pensare che l'Udinese al Tardini ha vissuto tante giornate di gloria. In realtà non è così. Nelle ultime dieci trasferte alle tre vittorie sopra citate bisogna aggiungere due pareggi e cinque sconfitte, non esattamente una media da applausi tenendo anche conto delle sofferenze in classifica con cui ha dovuto convivere il club gialloblù.L'ultima volta è finita 2-2 con De Paul e Fofana che rimontarono le reti iniziali di Inglese e Barillà, nel 2015 un Parma già retrocesso fece uno scherzetto all'Udinese di Stramaccioni con un tiro-cross del portoghese Varela. Il 5 dicembre del 2010 fu amaro il ritorno di Francesco Guidolin al Tardini: vinsero 2-1 gli emiliani e Totò Di Natale su punizione replicò solo alla prima delle due reti di Hernan Crespo. Non andò meglio l'anno successivo quando Biabiany e Giovinco regolarono quella squadra bianconera che poi nel girone di ritorno sarebbe diventata un rullo compressore in trasferta.Riavvolgendo il nastro indietro fino agli anni Novanta, quello di Parma è uno stadio indimenticabile per Valerio Bertotto che al Tardini segnò il suo primo gol in serie A sfruttando un liscio di Nestor Sensini trasferitosi in Emilia un paio di mesi prima. (...)

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